Terni/ Servizi educativi, fatti e non parole: prosegue lo stato di agitazione
TERNI - In data 24 marzo 2016, è stato esperito, presso la Prefettura di Terni, il tentativo di conciliazione tra l'Amministrazione Comunale di Terni, la RSU e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, CSA, USB, a seguito della dichiarazione dello stato di agitazione del personale dei Servizi Educativi Comunali, deciso dall'assemblea del 16 scorso, in riferimento ai contenuti della delibera di Giunta del 24 febbraio.
L'assemblea, la RSU e tutte le organizzazioni sindacali avevano chiesto il ritiro della delibera medesima che in primo luogo mette insieme, in maniera impropria perché si rischia di sottrarre dignità ad entrambe le questioni, la riorganizzazione dei Servizi Educativi Comunali e quella del servizio di refezione scolastica, peraltro istituendo solo per quest'ultimo, un tavolo di lavoro partecipato.
Inoltre, in riferimento sempre ai Servizi Educativi Scolastici, si rilevava l'assenza di progetti per la promozione, il potenziamento e l'ampliamento dei servizi, confermando quanto era già da tempo intuibile, cioè che l'Amministrazione comunale, disattendendo gli impegni presi nei mesi scorsi con atti di Giunta e di Consiglio, è orientata ad un drastico ridimensionamento dei servizi. Infatti, mentre riduce l'offerta per i bambini dai 3 ai 6 anni, con la chiusura e la statizzazione di scuole dell'infanzia comunali, parallelamente non assume alcun impegno rispetto all'ampliamento dei servizi per i piccoli da 0 a 3 anni e non prevede alcun percorso partecipativo serio, né per la riorganizzazione né per il potenziamento.
La stessa Amministrazione comunale nell’agosto 2015 aveva attribuito alla impossibilità ad assumere personale in sostituzione di quello collocato a riposo, la momentanea riduzione/chiusura di alcuni servizi. Con la delibera di febbraio, (oggetto della richiesta di ritiro da parte dei sindacati), si sono invece scoperti i veri intenti. Nell’attp vi era infatti scritto che "evitare nuove assunzioni" non è impossibile ma è un chiaro intento di questa amministrazione: atteggiamento questo che ne dimostrerebbe l'inaffidabilità rispetto agli impegni assunti alimentando le preoccupazioni degli utenti e del personale, anche in relazione alle ricadute occupazionali.
Pertanto, a fronte della totale chiusura, da parte dell'Amministrazione comunale, rispetto alle richieste sindacali di ritiro di quella delibera di Giunta e dell'avvio di un percorso di partecipazione trasparente e condiviso per una riorganizzazione dei Servizi Educativi Scolastici, incentrata su un concreto potenziamento ed ampliamento degli stessi, la RSU e le organizzazioni sindacali hanno confermato lo stato di agitazione del personale, riservandosi di comunicare nei prossimi giorni le iniziative di protesta che verranno unitariamente prese.
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