La logica del massimo ribasso che ha portato a spostare un appalto dal consorzio che da più di 20 anni lo svolgeva, riconosciuto come partner affidabile, sempre nel rispetto dei contratti e delle leggi, contribuendo alla efficientazione degli impianti con investimenti, risorse (anche umane), formazione e certificazioni di alto livello, documentati nella valutazione tecnica che la committente avrebbe dovuto esaminare nell’assegnazione della gara, è per la RSU della IMEC e per i lavoratori dell’azienda e di tutto il consorzio incomprensibile ed inaccettabile.

L’ assegnazione ad un altro consorzio, fatto di imprese per lo più artigiane che si comportano in maniera ambigua rispetto a quello che sono le corrette relazioni con i lavoratori, è per noi dannoso: a coloro che sono passati o passeranno nell’altro consorzio vengono proposti contratti di tre mesi con una sostanziale perdita di salario e diritti attraverso il cambio di CCNL.

Questo nostro appello vuole rimarcare e denunciare le gravi carenze della committente AST che ha deciso di percorrere la “sua strada” infrangendo le regole che la stessa ha siglato il 3 dicembre 2014 al Mise in primis procedendo in totale assenza di comunicazione preventiva alla RSU di fabbrica sul cambio di appalto.

Grave risulta il mancato incontro con le associazioni di categoria per i criteri di ricollocazione parziale o totale degli 80 lavoratori precedentemente impegnati nelle manutenzioni. L’accordo prevedeva l’attuazione di protocolli al fine di garantire la continuità occupazionale e il reimpiego dei lavoratori

Assordante è il totale silenzio da parte di tutti coloro che hanno sottoscritto l’accordo al MISE “Comune , Regione, Associazioni datoriali che non hanno nemmeno in alcuni casi risposto alle richieste ricevute dalle Organizzazioni Sindacali.

Nello specifico denunciamo che le Istituzioni non hanno in alcun modo messo in essere regole per accedere agli strumenti anche finanziari previsti nell’accordo.

Il risultato di questa situazione è che 80 lavoratori sono già a spasso e si sentono presi in giro non solo da AST ma dal silenzio nel quale questo avvicendamento si sta consumando.

 

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