TERNI - Nella seduta del Consiglio Comunale del 15 marzo 2013 il capogruppo di Rifondazione Comunista Mauro Nannini ha presentato una interrogazione sul futuro dell’inceneritore di Terni Printer ubicato a Maratta. L’impianto che si basa sulla tecnica della pirolisi, obsoleta ed inadeguata, è inattivo dal 2010 e proprio in questi giorni è giunta la notizia dell’interessamento alla sua acquisizione di una holding di Ravenna.

Rifondazione Comunista ricorda la volontà del superamento del polo dell’incenerimento di Maratta e la sua trasformazione in polo del riciclo e del riuso espressa dall’Amministrazione Comunale già nel programma elettorale del 2009 e ribadita poi nel piano programmatico del 2011 seguito alle dimissioni del Sindaco, punto ineludibile per l’accordo di maggioranza.

Si fa presente che il Piano d’Ambito dell’ATI 4, recentemente approvato dal Consiglio Comunale, grazie anche alla forte mobilitazione di Rifondazione Comunista, esclude la possibilità dello smaltimento dei rifiuti attraverso l’incenerimento indicando la scelta chiara della riqualificazione ambientale che, messa in parte in discussione dalla riaccensione di Terni ENA, rende assolutamente improponibile l’ipotesi della riattivazione dell’impianto Printer.

Si segnala inoltre il crescere della protesta sociale contro l’utilizzazione delle biomasse a fini energetici, che grazie ad inaccettabili semplificazioni procedurali nazionali e regionali, stanno compromettendo sia valori ambientali e paesaggistici del territorio sia la salute dei cittadini.

Per tutte queste motivazioni il capogruppo di Rifondazione Comunista Mauro Nannini ha chiesto alla Giunta Comunale di pronunciarsi contro la riattivazione dell’impianto di Terni Printer ed anzi di provvedere, con gli strumenti a disposizione, in tempi brevissimi al suo smantellamento a carico della ditta proprietaria.

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