TERNI - Circa 100 aziende partecipanti, oltre la metà del territorio, 80 stand, altrettanti eventi in cinque giorni, quasi 90 mila presenze stimate: buoni risultati per la prima edizione di Terre di San Valentino Festival, realizzato dalla Camera di commercio di Terni con la collaborazione del Comune, della Fondazione Carit e in condivisione con la diocesi.

"Un Festival del territorio pensato per valorizzare il territorio in tutte le sue sfaccettature" sottolinea l'ente camerale, che ha potuto contare anche sul supporto di tutte le associazioni di categoria, in particolare con l'impegno di Coldiretti e Confartigianato imprese Terni. Buona parte degli stand - viene sottolineato - erano riservati ad imprese locali ed ampio spazio è stato dato alle rievocazioni storiche, oltre che alle tradizioni culinarie ternane e alle visite guidate.

"La nostra percezione - sottolinea il presidente della Camera di commercio di Terni, Giuseppe Flamini - è che il brand Terre di San Valentino lanciato con il Piano di marketing territoriale stia cominciando ad entrare nel sentimento dei visitatori come identità comune dei nostri territori. Le Terre sono un luogo ampio, differenziato, ricco di beni artistici, location uniche per sport e attività outdoor, un luogo che rappresenta sempre una scoperta per chi viene dalle nostre parti. Serve però una metabolizzazione da parte della città, in primis da parte degli operatori economici questo numero zero del Festival ha dato buoni risultati ma erano ancora troppe, ad esempio, le saracinesche abbassate nei giorni del Festival".

Flamini invita dunque "da oggi tutti gli altri attori del territorio a lavorare sulle Terre di San Valentino 2020".

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