TERNI - "La giunta Latini punta ancora sugli inceneritori. L'ha messo nero su bianco all'interno del DUP, il Documento Unico di Programmazione. Bocciato senza appello l’atto del MoVimento 5 Stelle per impedire che a Terni si produca e si bruci CSS". Lo scrive in una propria nota diffusa oggi pomeriggio il gruppo consiliare del M5S.

"Siamo esterrefatti nel constatare come la Lega non batta ciglio, e pensare che solo qualche mese fa occupava il consiglio regionale con tanto di selfie e deputati nazionali al seguito, fianco a fianco dei nostri portavoce Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, per protestare contro il piano regionale dei rifiuti e contro gli inceneritori di Terni. Un Piano regionale dei Rifiuti scritto e attuato dal Partito Democratico a cui la giunta Latini non ha fatto altro che un copia/incolla per redigere il DUP in discussione questa mattina. Ancora una volta si cerca di prendere in giro i cittadini parlando di CSS, in totale continuità con le politiche del Partito Democratico. Ma questa volta a far paura è anche la totale incompetenza che traspare dalle dichiarazioni che l’assessore all’ambiente ha reso di fronte al consiglio comunale questa mattina che ci hanno fatto accapponare la pelle".

"Ancora la vecchia storia a buon uso della sterile propaganda - continua la nota  - che a Terni sarebbero bruciati i rifiuti provenienti da Roma non sapendo che la cosa sarebbe possibile solo in virtù di un accordo tra Regioni, e dimenticando come tale richiesta fu fatta a suo tempo proprio dall’amministrazione romana di centrodestra guidata da Alemanno e come oggi Virginia Raggi sia chiamata nell’arduo compito di riparare ai danni fatti da altri". 

"In quanto alle improbabili esternazioni sul CSS ci vediamo costretti a sottolineare come questo di fatto sia un rifiuto, ma essendo classificato appunto come “combustibile” non ci sono limiti alla circolazione e nessuno potrebbe impedire che venga bruciato negli impianti autorizzati presenti a Terni. La sensazione, anche dopo aver assistito all’evento sullo Studio Sentieri di venerdì scorso a Palazzo Gazzoli, è quella di essere tornati indietro di almeno 20 anni, quando proprio con il centrodestra nacque la stagione dell’incenerimento a Terni. Anni di lotte, di nuove consapevolezze, di muri abbattuti sembrano non scalfire la determinazione con cui si sta riproponendo un negazionismo ambientale molto più spregiudicato di prima".
 

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