PERUGIA - Uscivano di casa la mattina presto per andare a scuola, o almeno così credevano le famiglie, invece andavano in giro per la città e all’uscita delle classi aspettavano gli studenti per rapinarli. Si è conclusa questa mattina all’alba con la misura cautelare del collocamento in una comunità disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Perugia, dott.ssa Grazia Mazzini su richiesta dal Sostituto Procuratore dott. Giovanni Rossi del Tribunale per i Minorenni di Perugia, l’attività criminale di tre adolescenti, due fratelli marocchini di 17 e 15 anni e un ragazzo albanese di 17, tutti residenti a Terni.

A conclusione di una lunga, articolata e complessa attività d’indagine, gli agenti dalle Sezioni II e V della Squadra Mobile, hanno raccolto fonti di prova che testimoniano la reiterazione dei comportamenti, escludendo l’occasionalità, questo ad indicare un vero e proprio stile di vita, connotato da violenza e sopraffazione, il tutto all’insaputa dei genitori, lavoratori ed in regola con il permesso di soggiorno.

I reati sono stati commessi a Terni nel corso dell’ultimo anno, in danno di coetanei all’entrata ed all’uscita di diversi istituti scolastici. In un’occasione una delle vittime ha riportato anche la contusione della regione orbitaria. Alle vittime ogni volta venivano sottratti denaro e telefono cellulare.
I due fratelli, sono anche accusati di numerosi ripetuti furti, commessi nel luglio scorso nel Reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Terni, dove hanno sottratto le monete custodite nei distributori automatici di cibo e bevande.

L’attività di polizia giudiziaria della Squadra Mobile si colloca in una più ampia strategia intrapresa dalla Questura, anche in concomitanza della recrudescenza di recenti fenomeni delittuosi, che hanno visto per protagonisti, sia in qualità di vittime sia d’autori degli stessi reati, soggetti al di sotto della maggiore età oppure appena maggiorenni e collegati con l’elevato consumo di sostanze alcoliche, tesa da una parte alla repressione dei fenomeni delinquenziali e dall’altra ad affrontare fenomeni di disagio giovanile mediante l’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine ed i Servizi Sociali del Comune di Terni. 

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