TERNI - E’ impressionante notare come in meno di quindici anni si sia consumata l’intera esplorazione dello spazio, per restare poi sostanzialmente fermi per quasi cinquant’anni: solo quattordici anni separano infatti il primo satellite mandato in orbita – lo Sputnik, nel 1957 – dalla prima sonda a posarsi sul suolo di Marte, nel 1971.

Da allora, mentre la tecnologia rivoluzionava il mondo delle comunicazioni (pensiamo al passaggio dal telefono a disco allo smartphone) l’esplorazione dello spazio non ha compiuto alcun passo in avanti.

“L’esplorazione dello spazio è stata come le crociate” ha risposto Cristiano Catalini, coautore del libro “Luna. Siamo già arrivati?” pubblicato da Lisciani Libri e presentato nel corso della giornata in Bct. “E’ legata ad un momento storico preciso e a ragioni politiche. Venute meno quelle ragioni, è finita”. “Si è preferito investire in altri settori più remunerativi” gli fa eco Davide Di Lodovico. In altre parole, sulla Luna non abbiamo trovato niente di particolarmente interessante, e per questo l’abbiamo abbandonata.

Alla giornata hanno preso parte anche lo specialista di fake news Ermes Maiolica, l’astrofilo Alessandro Granati e Gianluca Cerasola, autore di un documentario su Luca Parmitano, primo astronauta italiano a guidare la Stazione Spaziale Internazionale.

La “città spaziale” del festival – che vede riproduzioni di quattro metri di diametro di Terra e Luna, mostre ed esperienze sensoriali, si è trasferita domenica al Cityplex Politeama, e lunedì mattina torna in Biblioteca, dove alle 11.30 l’associazione ternana Astrofili ha organizzato un incontro aperto a tutti per palare del transito di Mercurio che avverrà nel pomeriggio.

Sempre al Cityplex Politeama, a partire dalle 16 film, corti e documentari in concorso. La serata sarà invece dedicata alla Russia: alle 21 sarà ospite Giovanni Guaita, prete ortodosso della Chiesa di Mosca che dalla scorsa estate è diventato un punto di riferimento per il movimento che si oppone alle violenze del governo di Putin. A seguire il film Right of Choise ambientato durante le olimpiadi del 1980 e che vede protagonista una ragazza discriminata a causa dell’amicizia con una suora.

 

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