Nell’emergenza sanitaria che sta riesplodendo in questi giorni c’è anche un'emergenza contratto. È quella che vivono le lavoratrici e i lavoratori dei multiservizi, gli essenziali delle pulizie, che dall’inizio della pandemia, come sempre d’altronde, hanno garantito la sanificazione di scuole, magazzini, supermercati e anche ospedali. Ed è proprio davanti all’ospedale Santa Maria di Terni che domani, mercoledì 21 ottobre, alle ore 14.00, le lavoratrici e i lavoratori, il cui contratto nazionale è scaduto da 7 anni, manifesteranno insieme ai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per chiedere un giusto rinnovo, che le associazioni datoriali sembrano intenzionate a non riconoscere. Il presidio di Terni, che si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti-covid, sarà “collegato” via Zoom con ognuna delle altre mobilitazioni organizzate in oltre 40 città. Una grande piazza virtuale per chiedere alle associazioni datoriali e alle imprese il rinnovo del contratto nazionale.  

I sindacati ribadiscono l’urgenza di definire trattamenti economici e normativi "congrui e dignitosi" per i lavoratori che, "nonostante le gravi condizioni di lavoro, con grande senso di responsabilità in piena fase emergenziale e anche nella seconda ondata ormai conclamata, sono in prima linea", dimostrando l’importanza di un settore quanto mai "essenziale per la tenuta del sistema paese, garantendo la sanificazione e l’accessibilità di  ospedali, scuole, uffici pubblici e privati, fabbriche, mezzi di trasporto".

Nell’emergenza sanitaria che sta riesplodendo in questi giorni c’è anche un'emergenza contratto. È quella che vivono le lavoratrici e i lavoratori dei multiservizi, gli essenziali delle pulizie, che dall’inizio della pandemia, come sempre d’altronde, hanno garantito la sanificazione di scuole, magazzini, supermercati e anche ospedali. Ed è proprio davanti all’ospedale Santa Maria di Terni che domani, mercoledì 21 ottobre, alle ore 14.00, le lavoratrici e i lavoratori, il cui contratto nazionale è scaduto da 7 anni, manifesteranno insieme ai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per chiedere un giusto rinnovo, che le associazioni datoriali sembrano intenzionate a non riconoscere. Il presidio di Terni, che si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti-covid, sarà “collegato” via Zoom con ognuna delle altre mobilitazioni organizzate in oltre 40 città. Una grande piazza virtuale per chiedere alle associazioni datoriali e alle imprese il rinnovo del contratto nazionale.  

I sindacati ribadiscono l’urgenza di definire trattamenti economici e normativi "congrui e dignitosi" per i lavoratori che, "nonostante le gravi condizioni di lavoro, con grande senso di responsabilità in piena fase emergenziale e anche nella seconda ondata ormai conclamata, sono in prima linea", dimostrando l’importanza di un settore quanto mai "essenziale per la tenuta del sistema paese, garantendo la sanificazione e l’accessibilità di  ospedali, scuole, uffici pubblici e privati, fabbriche, mezzi di trasporto".
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