TERNI - Il consiglio comunale nella seduta di oggi pomeriggio ha approvato all'unanimità un atto di indirizzo sulla soverglianza di "eventuali emissioni fuggitive" di Ast,  Il presidente della 2° commissione Orlando Masselli ha riferito che in commissione nella seduta dell’11 marzo l'atto Repressione del fenomeno delle emissioni fuggitive non captate del polo siderurgico. Adozione immediata del sistema di sorveglianza dei punti d’emissione ha avuto parere positivo e che il consigliere Thomas De Luca, a nome del gruppo M5s; ha ritirato l'atto Repressione del fenomeno delle emissioni non captate del Polo Siderurgico. Adozione immediata del sistema di videosorveglianza dei punti di emissione. 

L'atto approvato parte dalle premesse che "l’ennesimo episodio di emissioni fuggitive non captate avvenuto nella giornata del 3 febbraio, è un’ulteriore conferma dell’inaccettabile ordinarietà di tali fenomeni, alla base delle quantità monstre di metalli nell’aria urbana e nelle deposizioni al suolo; che la Regione Uha rilasciato l’AIA alla Thyssen Krupp Acciai Speciali  senza in alcun modo menzionare sistemi di controllo visivo in continuo dei punti d’emissione; che la stessa assessore all’ambiente Salvati ha fatto propria tale proposta attraverso una nota inviata alla Regione; che altre sedi industriali hanno già impiantato sistemi di analisi video-fotografica, per la sorveglianza di eventuali emissioni fuggitive non captate".

Il consiglio comunale impegna l'amministrazione comunale "a richiedere alla Regione la possibilità di imporre nell’ambito del rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale del polo siderurgico, l'installazione di tutti i sistemi per la sorveglianza di eventuali emissioni fuggitive non captate, verificando se nell'ambito delle migliori tecniche disponibili (Bat) e del documento di riferimento per specifica tipologia impiantistica (Bref) vi siano già tecniche di controllo e gestione di fenomeni di questo tipo. In attesa degli esiti di tale verifica di convocare la proprietà dell’Acciai Speciali Terni per un confronto nell’ottica della massima collaborazione e trasparenza per la tutela dello ambiente e della salute dei cittadini affinché attraverso un protocollo d'intesa si possa prevedere un sistema di monitoraggio visivo e non, anche con i più sofisticati sistemi di controllo di ultima generazione, che abbia come fine quello di controllare origine, frequenza, durata delle emissioni fuggitive non captate, in modo tale che i dati raccolti da questo monitoraggio possano essere utilizzati per intervenire sulla causa di tali fenomeni in modo da eliminare definitivamente la problematica. A coinvolgere la cittadinanza nel controllo partecipato del territorio e nella prevenzione dei rischi industriali attraverso l’istituzione di un numero verde".

 

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