Terni. Le dichiarazioni di Sbarra-Cisl durante il presidio al Tubificio di Terni
Questa mattina si è tenuto davanti ai cancelli del Tubificio, il presidio organizzato da Cisl, Uil, Fismic e Ugl insieme alla categorie territoriali dei metalmeccanici.
Ecco la dichiarazione di Luigi Sbarra, segretario della Cisl nazionale, responsabile del Dipartimento industria:
"Siamo qui alle porte del Tubificio di Terni per testimoniare come Cisl che le persone che lavorano non sono disposti a sopportare in silenzio il declino industriale , la perdita di produzioni di eccellenza,la riduzione dei posti di lavoro, una prospettiva di degrado di intere aree industriali che invece bisogna salvaguardare e rilanciare quale bene primario per la crescita del tessuto economico, sociale,produttivo ed occupazionale" . Lo ha detto Luigi Sbarra Segretario Confederale della Cisl nell'intervento all'iniziativa organizzata da Cisl,Uil,Ugl,Fismic di Terni davanti i cancelli del Tubificio. " Abbiamo lavorato in queste settimane per realizzare una grande giornata di mobilitazione unitaria e nazionale sui temi della siderurgia con manifestazione a Terni ma altri si sono autonomamente sganciati determinandosi per uno Sciopero di 4 ore inutile e dannoso . Siamo stati e resteremo sempre come Cisl tra i lavoratori e con i lavoratori lontani da piazze politiche,da demagogie e strumentalità . Sul futuro delll'area siderurgica di Terni hanno prima deciso i tedeschi di Thyssen Krupp vendendo ai finlandesi di Outokumpu, poi alcuni funzionari anonimi dell'Unione Europea decretando senza appello che la produzione di Terni violava gli equilibri concorrenziali del mercato europeo dell'acciaio inossidabile e quindi andava ceduta ad un nuovo ipotetico acquirente, poi ancora Outokumpo che escludeva dalla vendita il Tubificio e la linea Ba2 dei laminati a freddo cucinando cosi uno spezzatino gradevole solo ai palati del Nord Europa. A tutto questo noi rispondiamo che anche i lavoratori, il sindacato, il territoorio vuole decidere specie se le scelte altrui incidono sul destino e sul futuro di un sito industriale come Ast che si colloca tra i primi produttori mondiali di acciaio inossidabile, con impianti moderni,con alta qualita' di prodotti,con capacità di ricerca e innovazione, con un patrimonio umano di competenze di assoluto valore in un territorio dove la cultura dell'acciaio ha radici profonde e centenarie. Per questo chiediamo la piena integrita' del sito ternano rispetto a possibili cessioni garantendo la continuita' produttiva ed occupazionale . Il Governo Nazionale e quello Regionale devono mettere in campo tutte le capacità , l'impegno e gli strumenti di cui dispongono per individuare un credibile e solido acquirente in grado di rilanciare e valorizzare un patrimonio industriale di eccellenza nel panorama della siderurgia europea e mondiale. Occorre attivare da subito un tavolo nazionale di confronto tra i diversi protagonisti della vertenza per coordinare e monitorare gli sviluppi della vicenda industriale ternana e più complessivamente il futuro della siderurgia italiana .Questo compito spetta al Governo nazionale de al Ministro Passera ! Come Cisl vigileremo perchè lo sviluppo della vertenza avvenga con la massima trasparenza e con le necessarie coerenze rispetto agli obiettivi di difesa del polo industriale ternano e di salvagurdia di tutti i posti di lavoro diretti e dell'indotto".
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