Faccia a faccia a Terni tra sindacati e amministratore delegato sul futuro delle acciaierie ternane, al centro di un processo di vendita che dovrà decretarne il passaggio dall'attuale proprietà (i finlandesi di Outokumpu) ad una nuova. In una nota unitaria Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl di Terni fanno sapere che l'amministratore delegato di Ast ha confermato che, ad oggi (10 aprile), i gruppi che hanno manifestato interesse e che hanno visitato il sito ternano sono in totale quattro, di cui due con “profilo finanziario” e altri due con “profilo industriale”.

Lo stesso amministratore delegato – riferiscono ancora i sindacati - ha confermato che, per quanto gli è dato sapere, ancora non sono state formulate, dai quattro soggetti interessati, proposte vincolanti per l’acquisizione di Ast e conseguentemente non sono noti i relativi piani industriali.

I sindacati hanno manifestato “forte preoccupazione” rispetto agli scenari che nel prossimo futuro potrebbero determinarsi in assenza dell’esplicitazione di un oggettivo e concreto piano industriale che confermi assetti produttivi, volumi e livelli occupazionali. Oltre a questo hanno informato l'aziende dell'intenzione di mettere in atto “tutte le azioni politiche ed istituzionali utili ad accelerare la convocazione del tavolo ministeriale, per conoscere il prima possibile il profilo dell’acquirente, ribadendo che qualsiasi giudizio che esprimeranno sarà esclusivamente legato all’oggettiva valutazione del piano industriale stesso”.

In assenza di una celere convocazione, i sindacati ternani sono pronti a promuovere “azioni sindacali per sensibilizzare tutti i soggetti chiamati in causa a convocare il confronto”, al fine di svolgere “un ruolo determinante per raggiungere l’obiettivo perseguito da tempo che è quello di difendere il Sito AST nella sua integrità e nelle sue diverse articolazioni produttive”.

Fonte: rassegna.it

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