TERNI - Il consiglio comunale ha votato ieri sera all’unanimità il rinnovo della convenzione con l’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Briccialdi. Il consiglio ha anche approvato un atto d’indirizzo proposto dalla stessa giunta, ed in particolare dall’assessore Sandro Piermatti, all’interno della delibera di rinnovo della convenzione.

In sostanza, da un lato il Comune conferma per l’Istituto un finanziamento per il 2012 pari a quello del 2011, ovvero di 1.780.000 euro, riconoscendo l’alto valore culturale del Briccialdi per il territorio. Allo stesso tempo però, in considerazione della particolare situazione finanziaria degli enti locali, con l’atto d’indirizzo, auspica e programma la realizzazione di un percorso e di iniziative per una diversa forma di gestione del rapporto con l’Istituto, anche attraverso la realizzazione di un polo unico regionale dell’alta formazione musicale, con il coinvolgimento, anche a livello di sostegno finanziario, della Regione.

Come è noto – ha spiegato Piermatti – dal 2000 gli Istituti Musicali Pareggiati sono stati trasformati in Istituti Superiori di Studi Musicali con personalità giuridica e autonomia statutaria, didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile, esattamente come i Conservatori di musica statali.
L’unica e ultima differenza che distingue gli ex Istituti Musicali Pareggiati dagli ex Conservatori statali è la provenienza dei finanziamenti, nel senso che i primi sono finanziati esclusivamente dagli enti locali, mentre gli ex conservatori continuano ad essere finanziati dallo Stato tramite il ministero dell’economia. Per questo, già nel 2009, l’amministrazione comunale di Terni aveva stipulato una convenzione triennale con il Briccialdi. Ora, in prossimità della scadenza, la convenzione – ed il conseguente sostegno economico – viene rinnovata.
“Risulta comunque evidente – si legge tra l’altro nell’atto d’indirizzo che accompagna il rinnovo della convenzione – che i Comuni, per una serie di ragioni, ma soprattutto per dati oggettivi e incontrovertibili di politica finanziaria, non possono più essere in grado di sostenere oneri di questa natura, ragion per cui molti ex Istituti Musicali Pareggiati hanno già attivato iniziative con lo scopo dichiarato di costruire un percorso finalizzato alla loro statizzazione”.

Nell’atto d’indirizzo poi, verificata la situazione regionale, con la presenza sul territorio del conservatorio Morlacchi di Perugia, dell’accademia di belle arti Vannucci e del Liceo Musicale di Terni, si disegna un percorso che porti ad “attivare, insieme alla città di Perugia ogni iniziativa coordinata volta a costruire progressivamente, in un tempo certo, un polo unico regionale per l’alta formazione musicale, mantenendo l’autonomia istituzionale dei singoli istituti, ma stabilendo nel contempo forme di cooperazione ad ogni livello”. Il consiglio comunale, con l’atto d’indirizzo, inserisce inoltre nel percorso fatto proprio dalla giunta, la necessità di “concorrere affinché il Governo si faccia carico di elaborare una modifica normativa che consenta di azzerare, o quantomeno di ridurre fortemente gli oneri per il funzionamento degli Istituti posti sui bilanci dei Comuni”.

“Riconfermiamo dunque – ha detto l’assessore Piermatti - l'esigenza di un intervento del governo, ritenendo comunque di aver rappresentato, attraverso l’attività del Briccialdi - un'eccellenza culturale con grande capacità attrattiva”
Intervenendo nel dibattito in consiglio Dario Guardalben (Pdl) ha sottolineato come “il Briccialdi faccia parte della storia della città”. “Si tratta in effetti dell'unico istituto d'alta formazione del nostro territorio ed è giusto che il comune lo sostenga”. “L'atto d'indirizzo – ha continuato Guardalben - è equilibrato e va verso la realizzazione di un’unica istituzione di alta formazione musicale dell'Umbria, in grado di porre in essere un'azione sinergica”. A sostegno dell’alto valore dell’attività dell’Istituto è intervenuto anche il consigliere David Tallarico 

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