Terni. Abbattute le polveri sottili? Per PRC situazione non rassicurante.
L’assessore all’ambiente ed alla viabilità del Comune di Terni ha presentato il bilancio degli effetti delle limitazioni al traffico veicolare in città, assunti nei mesi scorsi. I dati forniti dall’Arpa, relativi ai primi tre mesi dell’anno, registrano valori medi delle Pm10 in diminuzione; ciò dimostrerebbe, secondo l’assessore, che il provvedimento delle targhe alterne ha funzionato e che esso ha fornito un positivo contributo al controllo delle polveri sottili.
Purtroppo l’ottimismo che si è generato nell’opinione pubblica, a seguito di questi attesi risultati, non è affatto giustificato.
Da una lettura meno parziale dei dati forniti dall’Arpa, emerge infatti che, per le Pm10, il limite normativo giornaliero dei 50 microgrammi/metro cubo è stato ripetutamente superato in tutte e quattro le centraline della città, da Dicembre 2010 a fine Marzo scorso ed assegnano a Terni il triste primato di città più inquinata dell’Umbria.
In particolare è la zona “Le Grazie” a risultare più inquinata con superamenti di notevole entità (a volte del doppio ed una volta anche del triplo dei valori tollerati) e con frequenza allarmante: già 38 giorni di sforamenti nei primi tre mesi dell’anno.
Considerato che le normative vigenti (direttiva europea 2008/50/CE e D.Lgs. 155/2010) prevedono che la soglia dei 50 microgrammi/metrocubo non può essere superata per più di 35 giorni in un anno solare, significa che, nel quartiere Le Grazie, con il mese di Marzo si è già oltre la soglia annuale tollerata.
Il confronto con gli anni precedenti poi non è affatto rassicurante: la stessa centralina di monitoraggio dell’aria ha segnalato sforamenti annuali praticamente continui dal 2005 ad oggi. Quale è la causa? La risposta a questa domanda è dovuta alla cittadinanza e non più rinviabile.
Il pur doveroso provvedimento di limitazione del traffico, attuato dal Comune di Terni, non è quindi sufficiente né risolutivo, come si è dimostrato in questi anni e rappresenta una risposta parziale al problema, mentre poco o nulla si è fatto sul fronte dei controlli sugli impianti di riscaldamento.
La situazione ambientale a Terni è tutt’altro che rassicurante e non solo per l’inquinamento dell’aria per via delle polveri sottili. In alcune zone della città, come più volte da noi evidenziato, siamo oramai all’emergenza. Le preoccupazioni sono maggiori se si considera che la situazione non è migliorata malgrado la riduzione delle attività produttive per causa della crisi economica e che i due superstiti inceneritori di Maratta sono fermi per lavori dall’estate scorsa.
Considerato che sempre più medici denunciano pubblicamente l’allarmante aumento di malattie dovute a fattori ambientali, riteniamo che non sia più rinviabile programmare un intervento complessivo straordinario, concordato tra tutti gli enti preposti, al fine di ricercare le cause e le fonti di inquinamento e di prendere rapidamente i provvedimenti necessari a tutelare la salute della collettività. A nessuno è consentito di nascondere la testa sotto la sabbia.
Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Terni
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