Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, dr. Mario Fornaci, è lieto di presentare alla cittadinanza il restauro della preziosa tavola raffigurante la Madonna in trono col Bambino tra angeli e santi del maestro di Cesi datata 1308.
All’evento, che si terrà mercoledì 23 gennaio 2013 alle ore 17,00 a palazzo Montani Leoni, interverrà anche il dr. Fabio De Chirico, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, sotto la cui alta sorveglianza è stato possibile realizzare il restauro.
La preziosa tavola trecentesca, di proprietà dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, era custodita nella chiesa di Santa Maria Assunta di Cesi, dove tornerà al termine dell’esposizione.

 

Secondo alcune testimonianze il dipinto proverrebbe in origine dalla chiesa di Sant’Angelo di Cesi, secondo altre invece dalla chiesa di Santa Maria “de fori”, antica pieve del territorio di Cesi e Carsulae che probabilmente nel 1308, anno di esecuzione della tavola, subì un restauro; verso il 1860 venne portata nel palazzo comunale e poi nella sacrestia della chiesa di Santa Maria Assunta.
La Madonna in trono col Bambino è il punto focale di una composizione articolata su due piani occupati ognuno da due gruppi di figure. Sul più alto, a sinistra, i santi Paolo, Giovanni Evangelista e Michele Arcangelo; a destra, Gabriele Arcangelo, Pietro, Giovanni Battista. In basso, a sinistra, Bartolomeo, Luca e Marco; a destra Andrea, Tommaso, e Matteo. Malgrado le sue dimensioni ridotte spicca, ai piedi della Vergine, la figura elegante e in atteggiamento di venerazione di una donna, la nobile committente, domina Elena che orgogliosamente, oltre alla sua figura, lascerà il nome nell’iscrizione che corre al di sotto della fastosa cornice con il Tetramorfo, angeli e santi e dove incavi di forma circolare fanno ipotizzare la presenza, in antico, di pietre, smalti o vetri colorati: IN NOMINE DOMINI AMEN. ANNO DOMINI (…) MILLESIMO CCCVIII [TEMPORE DOMINI] CLEMENTIS PAPE V INDICTIONE [V] DOMINA ELENA FECIT FIERI HOC OPUS.

 

L’opera, trafugata nello scorso secolo, è stata fortunatamente recuperata nel 1965 e restituita alla cittadinanza cesana il 25 dicembre 1968 dal “Ministro plenipotenziario”, capo della Delegazione per le Restituzioni, come ricorda la lettera apposta sul verso della tavola. Il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni ed è stato eseguito da CBC e da Roberto Saccuman nel periodo giugno-dicembre 2012. L’opera è stata cortesemente concessa in prestito alla Fondazione da S.E. l’Arcivescovo di Spoleto, mons. Renato Boccardo, e viene ora esposta all’interno della mostra la Raccolta d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, che in soli 12 giorni ha registrato oltre 600 presenze.
Sarà possibile pertanto ammirare il dossale fino al 17 febbraio 2013, ogni sabato e domenica con orario 11,00-13,00/17,00-19,00.

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