TERNANA (4-3-1-2): Aresti; Zanon, Diakite, Meccariello, Contini; Coppola, Ledesma, Di Noia; Falletti; Pettinari, Palombi. (Di Gennaro, Masi, Valjent, Rossi, Di Livio, Monachello, Avenatti, Acquafresca, La Gumina). All. Liverani.

SPAL (3-5-2): Meret; Bonifazi, Vicari, Cremonesi; Lazzari, Schiattarella, ​Arini, Mora, Costa; Antenucci, Floccari. (Marchegiani, Gasparetto, Giani, Del Grosso, Schiavon, Castagnetti, Finotto, Zigoni, Silvestri). All. Semplici.

ARBITRO:  Manganiello di Pinerolo

ASSISTENTI : Alfonso D’Apice e Damiano Margani di Latina

QUARTO UOMO: Giacomo Camplone di Pescara
 

TERNI – La Ternana ce l’ha messa tutta per fare suo il match salvezza che la opponeva al Liberati alla Spal capolista arrivata in Umbria per strappare un risultato utile per guadagnare la promozione in A. Ne è scaturito un confronto appassionante che ha visto alla fine premiati gli umbri che sin dalle prime battute si sono proiettati con generosità in vanti, costruendo infinite occasioni per andare in vantaggio. Una tenacia che non è venuta meno neppure dopo che gli emiliani, approfittando di una indecisione difensiva di Ledesma, erano passati momentaneamente in vantaggio al 12’ con Meret.

Un parziale quanto mai bugiardo, alla luce di ciò che avevano sino a quel momento creato i padroni di casa che già al 5’ di gioco avevano rischiato la capitolazione, quando Vicari aveva respinto sulla linea di porta un diagonale di Di Noia che aveva superato il portiere ospite.

Doccia gelata, dunque per le Fere, che però non si facevano cogliere dalla scoraggiamento, tanto che con una doppietta messa a segno da Pettinari realizzavano prima il pari e poi il sorpasso vincente. Il tutto condito da altre chiare occasioni fallite per un niente che avrebbero assicurato loro una maggiore tranquillità.

Il pari giungeva al 17’ quando la punta rossoverde, ben appostato davanti alla porta avversaria, raccoglieva un preciso cross di Falletti ed insaccava senza difficoltà. Il sorpasso lo realizzata invece al 33’: corner battuto da Ledesma e preciso colpo di testa con la palla che finiva ancora una volta in fondo al sacco.

Sulla stessa falsariga la trama sviluppatasi nella ripresa, con le Fere sempre in avanti a costruire nuove occasioni da rete e gli emiliali, disorientati da tanta intraprendenza, a subire la superiorità indiscussa dei padroni di casa che parevano loro i primi della classifica. Questo almeno fino al 15’, quando Liverani richiamava in panchina un acciaccato Pettinari sostituendolo con Avenatti.

L’uscita dal campo del bomber ternano, accompagnato da una standig ovation dei supporters rossoverdi, suggeriva una maggiore prudenza alle Fere che addormentavano il ritmo del gioco puntando a controllare le scarse iniziative dei loro avversari ed a replicare con alcune veloci ripartenze. Fase questa che vedeva paticolarmente attivo Diakitè.

Sta di fatto, comunque, che erano sempre i padroni di casa a pungere di più, come quando al 33’ Falletti serviva di tacco Rossi che veniva però murato dalla difesa emiliana.

Non è comunque mancato il brivido finale per i tifosi rossoverdi, precisamente al 47’  quando un Meccariello provvidenziale ha respinto sulla linea di porta un tiro maligno di Finotto, evitando così ai suoi una beffa davvero atroce.

Con i tre punti incassati oggi la Ternana esce per il momento dall’area retrocessione, avendo appaiato a 46 punti l’Ascoli che sarà impegnato nel posticipo di domani a Bari, e l’Avellino, sconfitto a Salerno. Sopra di un solo punto il Brescia, reduce da un pari in casa della Pro Vercelli.

Segue a 44 punti, il Trapani, che ospiterà domani il Cesena. Più distanziate il Vicenza a 41 punti (sconfitto a Cittadella), il Pisa a quota 35 (dopo un pari colto a La Spezia), e il Latina (a 32  punti) che ha invece fermato sempre sul pari il Perugia. In virtù della sconfitta del Frosinone a Benevento gli emiliani, pur sconfitti, conquistano comunque la sospirata promozione in A.

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