Tavolo costruzioni, lettera sindacati a Tesei: assurdo escludere rappresentanze
Nei giorni scorsi l’assessore regionale Enrico Melasecche, ha convocato il tavolo delle costruzioni
per arrivare addirittura a sottoscrivere un protocollo d’intesa per una ricostruzione nel rispetto della
legalità.
A questo tavolo erano presenti la prefettura di Perugia, la prefettura di Terni, l’Ispettorato
interregionale del lavoro, la Direzione regionale dell’Inps, la Direzione regionale dell’Inail, la Cassa
edile di Perugia, la Cassa edile di Terni, il Cesef, il Tesef, l’Ance, l’Associazione piccole e medie
imprese, la Confartigianato, la Cna e le Centrali cooperative. Praticamente tutti, tranne quelli che
lavorano nei cantieri, che giorno per giorno fanno sì,che i progetti diventino realtà.
Ricordiamo allora all’assessore Melasecche e alla presidente della giunta regionale dell’Umbria,
Donatella Tesei, che anche in questa nostra regione vige ancora la Costituzione repubblicana che al
primo articolo dice esplicitamente “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Al tavolo si è parlato di lavoro nero, di appalti, di sicurezza e di occupazione: tutte questioni di
diretto interesse del sindacato e dei lavoratori che esso rappresenta. Lavoratori che spesso muoiono
nei cantieri e in altri casi rimangono gravemente infortunati.
Come Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil chiediamo con forza di cancellare questa situazione
assolutamente scandalosa e inedita per l'Umbria e per l'Italia. La bozza che è stata predisposta va
interamente riscritta e va riaperto un tavolo delle costruzioni degno di questo nome.
Tutti devono sapere che il confronto sulle costruzioni, sulla salute e sulla sicurezza, sulla
ricostruzione nel cratere, non solo non può prescindere dal mondo del lavoro, ma deve essere
imperniato sul riconoscimento dei diritti di chi lavora e della sua rappresentanza, come elemento
primario.
Ricordiamo infine ai nostri amministratori regionali, che evidentemente sono privi di memoria, che
la Regione dell’Umbria è la stessa che, in occasione del sisma del 1997, ha costruito nel confronto
primario con il sindacato e con tutte le parti sociali il Durc (documento unico sulla regolarità
contributiva) che è diventato un modello di riferimento per tutto il nostro paese.
Nel ribadire il nostro invito rivolto alla giunta regionale a riavvolgere il nastro del bruttissimo
spettacolo che hanno proiettato, riteniamo necessario un urgente incontro. In mancanza di risposte,
le bandiere unitarie dei sindacati dei lavoratori edili presidieranno la sede della Regione.
FILLEA-CGIL FILCA-CISL FENEAL-UIL
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