Oggi in valle di Susa si è consumato un «episodio doloroso» con il ferimento di Luca Abba, ma la Tav resta «un'opera strategica»: è questo, in sintesi, l'intervento del sindaco di Torino, Piero Fassino. Il Comune di Torino quindi va avanti senza nessun riprensamento rispetto alla TAV. Così Fassino dopoaver espresso l'augurio che le condizioni di Abbà migliorino, si schiera con il partito dei lacrimogeni e manganelli ed elenca le malefatte dei no tav. Ci spiega che quanto avvenuto questa mattina non è un episodio isolato che si colloca in una situazione difficile e delicata che in Val di Susa si trascina da tempo." A fianco di un movimento pacifico - dice Fassino - ci sono stati sempre più frequentemente episodi più critici, più problematici e non pacifici".

Come un fiume in piena ci spiega che Venerdì scorso davanti al Comune di Torino, alcuni manifestanti hanno tentato di forzare l'ingresso e ci sono stati tre contusi tra i Vigili Urbani. Sabato scorso, dopo la manifestazione pacifica in Val di Susa, nelle stazioni ferroviarie si sono verificati altri episodi di violenza, con il ferimento di un ufficiale di Polizia ( questo il video che Fassino dovrebbe vedere). Oggi, dopo l'episodio di Luca Abbà, sono state attivate altre iniziative: c'è stata l'aggressione al giornalista della Stampa Marco Accossato, ci sono blocchi stradali in Val di Susa e blocchi ferroviari». Fassino ha anche ricordato che «nella manifestazione di alcune settimane fa, la Città è stata deturpata da scritte ingiuriose contro il dott. Caselli, da settimane oggetto di pratiche di intimidazione che tendono a limitare la sua libertà di movimento e di espressione. A lui e a tutte le altre persone oggetto di ingiurie e violenze va la solidarietà mia e di tutta la Città».

Fassino ha concluso che «è legittimo non essere d'accordo sulla realizzazione di un'infrastruttura», ma non lo è «la prassi costante e continua di ricorso all'intimidazione e ai soprusi, che rappresenta una lesione gravissima alla vita democratica», prassi «che hanno già prodotto in anni lontani lutti e sofferenze che la città non vuole più conoscere». Insomma Fassino è per andare avanti, in fin dei conti per il sindaco di Torino il movimento NO tav è semplicemente un problema di ordine pubblico...Ma SEL appoggia ancora questo sindaco?

Fonte: controlacrisi.org

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