La Confesercenti Umbria e Assoturismo esprimono una forte critica e una forte preoccupazione all’espandersi della tassa di soggiorno (ultima in ordine di tempo Firenze) poiché questo ulteriore ed inutile balzello può “attirare” anche molte delle Amministrazioni comunali umbre.
Da più parti nella nostra regione si sente parlare di poste di bilancio già segnate o di riflessioni in materia da parte di politici locali e amministratori.

Quando si parla di tassa di soggiorno, afferma il Presidente Regionale Assoturismo Confesercenti Sergio Viterbi – ci si incammina su una via pericolosa, che non risolve i problemi di bilancio di Comuni spostandoli solamente in avanti nel tempo, ma che rischia di distruggere le realtà turistiche della nostra regione. Senza contare che le nostre imprese devono già fare i conti con: un deficit di promozione generale del sistema Italia nel mondo, una fiscalità molto oppressiva e un regime d’IVA sul turismo molto più alto dei nostri concorrenti internazionali che fanno retrocedere il nostro paese nella classifica dei Paesi turistici.

Le Amministrazioni Comuni, continua Viterbi, devono mettere mano ai propri bilanci eliminando gli spechi, selezionando le spese, tagliando i costi improduttivi e riorganizzando l’intera macchina comunale.
Vanno messe in campo scelte di lungo periodo e riforme strutturali capaci di portare risultati duraturi nel tempo e non appianare i deficit di bilancio con nuove imposte o “drogare” i bilanci con soluzioni che in un primo momento possono dare qualche risultato in termini di più entrate ma che alla lunga possono penalizzare fortemente le città e l’economia.

Speriamo, conclude Viterbi, che le Ammnistrazioni Comunali dell’Umbria non adottino questa scelta e rinnoviamo un forte e risoluto appello all’ ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) perché si eviti di estendere un balzello incomprensibile, proprio nel momento in cui le imprese sono gravate da un’alta pressione fiscale e da alti costi di gestione che rischiano di snaturare il loro ruolo e di allontanare i turisti dal nostro Paese nel momento in cui la concorrenza internazionale diventa sempre più spietata.


ASSOTURISMO CONFEESRCENTI UMBRIA
 

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