PERUGIA - "Una maggiore tutela del tartufo nero, piu' esposto a danni da parte dei cavatori scorretti, che possono essere smascherati e individuati attraverso controlli alle ditte acquirenti, utili a stroncare l'utilizzazione e l'acquisto di tartufi immaturi". Sono i presupposti sui quali il capogruppo consiliare del Psi in Umbria, Massimo Buconi ha dato vita ad una proposta di legge contenente modifiche sostanziali rispetto all'attuale quadro normativo regionale in materia.

Buconi punta a "una nuova stagione di tutela e di studio per il prezioso 'nero' di Norcia e di Spoleto (tuber melanosporum)" e tra le modifiche legislative piu' significative prevede incentivi alle aziende, anche per impiantare tartuficoli razionali nelle aree ad alta vocazione e per le specie di tartufo sperimentate con esito soddisfacente. Prevede, inoltre, una azione di contenimento della popolazione di alcuni selvatici, in particolare del cinghiale attraverso un meccanismo venatorio piu' appropriato e controllato, e la revisione delle norme che regolano l'esercizio del pascolo nei boschi e nei pascoli erborati in particolare quello caprino.

"Un importante obiettivo - sottolinea Buconi - e' rappresentato dalla eliminazione del limite di 3 ettari nella concessione delle tartufaie controllate dei tartufi neri, perche' queste tartufaie spariscono se l'opera dell'uomo o attivita' ad essa collegata non assicurano la giusta condizione ambientale". "E' necessario - aggiunge - eliminare le difficolta' ad eseguire le cure colturali nelle tartufaie dei siti ove vigono alcuni vincoli ambientali".

 

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