TERNI – Il Tar dell’Umbria ha respinto stamattina la richiesta di sospensiva presentata da un gruppo di cacciatori della provincia di Terni contro l’aumento delle quote di iscrizione deliberato dall’amministrazione provinciale su proposta dell’Atc n.3 Ternano-Orvietano. Il Tribunale ha motivato la propria decisione con l’assenza dei presupposti per la sospensiva, mancando sia i fondamenti giuridici che il possibile danno grave e irreparabile, visto l’esiguo aumento delle quote a carico dei cacciatori. A tale riguardo l’amministrazione provinciale esprime soddisfazione per una decisione che conferma la validità e la correttezza del proprio operato, nonché la bontà del progetto faunistico-venatorio che è alla base dell’aumento delle quote di iscrizione. Tale progetto, portato avanti insieme a Regione, Atc n.3 e associazioni venatorie, agricole e ambientaliste, è finalizzato a migliorare la gestione del settore, apportando benefici al mondo venatorio e a quello agricolo. La decisione di oggi contribuisce a fare chiarezza sulla vicenda dopo le tante polemiche strumentali degli ultimi tempi e permette all’amministrazione di guardare con maggiore fiducia alla sentenza prevista per il prossimo mese di marzo.   

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