PERUGIA - "Con l’intervento sul cuneo fiscale, in Umbria l’impatto sarà ancora maggiore in percentuale della media nazionale, perché le retribuzioni umbre, come è noto, sono mediamente più basse di quelle italiane - dichiara Fabrizio Fratini, presidente Ires Cgil Umbria – poiché i lavoratori interessati dall’intervento sul cuneo fiscale nella nostra regione saranno oltre 225mila".

“Con questa scelta il governo finalmente raccoglie le istanze del sindacato confederale, che da anni, attraverso mobilitazioni, manifestazioni e scioperi chiedeva di intervenire sui salari medio bassi per incrementarli e rilanciare le possibilità di spesa delle persone che lavorano e pagano le tasse”, commenta Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell'Umbria.“Un incremento ancora non sufficiente per le necessità e i bisogni dei tanti lavoratori che hanno subito gli effetti della crisi in questi anni – conclude il segretario - Ma questo primo passo di cento euro al mese nelle buste paga, sarà per noi la base rivendicativa dell'iniziativa sindacale dei prossimi mesi anche in Umbria”.

FOTO Fabio Mazzarella/Sintesi

 

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