PERUGIA – “La Giunta regionale dell'Umbria spieghi se intende “sollecitare il gruppo Coop Centro Italia ad attenersi pienamente a tipologie contrattuali, indennità e quant'altro maturato dai dipendenti ex Superconti, praticando così una doverosa parità di trattamento tra tutti i lavoratori ormai appartenenti al medesimo polo distributivo”. Lo chiede una interrogazione presentata dai consiglieri Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati (M5S).

Nell'atto ispettivo i due esponenti dell'opposizione consiliare domandano inoltre all'Esecutivo regionale “se sia a conoscenza di specifici patti scritti tra i titolari dell'ex Gruppo Superconti e Coop Centro Italia in merito al mantenimento dei 948 occupati e, in ogni caso, chiarendo gli eventuali rigorosi vincoli assunti al riguardo da Coop Centro Italia, punto tanto delicato quanto cruciale per la vita delle famiglie coinvolte, comunicando infine le misure che la Giunta intenderà assumere per evitare licenziamenti e fallimenti tra le ditte esterne che hanno storicamente collaborato con l'azienda Superconti”. 

Carbonari e Liberati ricordano anche che Coop Centro Italia ha acquisito, nel maggio 2015, 36 punti vendita ex Superconti che danno lavoro a 948 dipendenti, oltre a diverse centinaia di operatori dell'indotto: “gli effetti dell'acquisizione appaiono particolarmente significativi in Umbria, sia nella provincia di Perugia, ove il gruppo acquirente arriverebbe a detenere il 38 percento del mercato degli iper, che nella provincia di Terni, ove le quote di Coop Centro Italia raggiungerebbero addirittura il 60 percento circa”. 

I consiglieri M5S denunciano che “agli ex lavoratori Superconti sarebbero già stati azzerati tutti gli ‘scatti di anzianità’ maturati nel periodo in cui hanno lavorato per la vecchia proprietà. Secondo notizie di stampa, i lavoratori stanno perdendo così risorse non trascurabili, anche superiori a 150 euro al mese, con ricadute evidenti per la stessa futura posizione previdenziale degli interessati. Gli ex Superconti non godranno nemmeno del contratto 'integrativo' Coop per almeno 48 mesi. I contratti in essere con le ditte esterne sarebbero scaduti il 31 dicembre 2015 e dato che Coop ha propri fornitori, ciò creerebbe grave pregiudizio sul piano occupazionale relativamente alle ditte terze interessate”. 

Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati evidenziano infine che “Coop Centro Italia è parte dell'organismo direttivo Legacoop Umbria, di cui è dirigente in aspettativa la stessa presidente Catiuscia Marini, la quale, diversamente dai dipendenti ex Superconti, mantiene i propri scatti di anzianità, come emerge da documenti pubblici. Non si capiscono i motivi di una diversità di trattamento in seno allo stesso sistema mutualistico”. 

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