PERUGIA - Il Codau, l'associazione che riunisce i direttori generali delle amministrazioni universitarie italiane, chiede l'apertura di un tavolo di lavoro al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini che preveda il coinvolgimento di tutti i vertici del sistema universitario.  
"Tagliare ancora finanziamenti alle universita' significa tagliare il futuro del Paese, le scelte politiche non possono ignorarlo" afferma Cristiano Nicoletti, presidente dell'associazione.

Numerose sono state infatti le richieste e le proposte di cambiamento emerse dal congresso che si era svolto a Sorrento. Da qui - spiega l'associazione in una nota - la necessita' di avviare un confronto "immediato e diretto" che investa tutte le istituzioni del comparto.

Un documento propositivo e' stato pertanto inviato ieri al ministro e a Stefano Fantoni, presidente Anvur, Andrea Lenzi Cun, Marco Mancini, capo Dipartimento Miur, Stefano Paleari presidente Crui, Giovanni Puglisi, presidente del coordinamento delle Universita' non statali.

Semplificazione del quadro normativo di riferimento, revisione del sistema di finanziamento, internazionalizzazione, valutazione della didattica e della ricerca i temi sui quali e' focalizzata l'attenzione del Codau e del presidente Cristiano Nicoletti.

"La progressiva riduzione delle risorse destinate all'Universita', nell'ultimo triennio le statali hanno subi'to una riduzione delle risorse del 18%, quelle non statali del 48% - si legge in una nota dell'associazione dei direttore generali -, non ha arrestato il percorso di profonda trasformazione intrapreso negli ultimi anni dagli atenei italiani. Alla luce delle nuove esigenze di performance gestionali e della complessita' del quadro normativo di riferimento, il Codau chiede innanzitutto il riconoscimento di una specificita' del sistema niversitario rispetto al variegato complesso genericamente definito 'amministrazione pubblica'".

Le proposte di semplificazione e le ipotesi di cambiamento toccano diverse sfere. Relativamente al tema "caldo" dei finanziamenti e' richiesta l'interruzione dei versamenti allo Stato derivanti dai risparmi sui tagli lineari alla spesa, i quali costituiscono una forma indiretta di ulteriore riduzione del fondo di finanziamento ordinario delle Universita'. Maggiore flessibilita', dunque, per le politiche di acquisto per gli atenei con i conti in ordine, nonche' nell'utilizzo degli istituti economici di contrattazione integrativa.

Per quanto concerne le logiche di misurazione e valutazione della gestione amministrativa, il Codau propone la definizione di un sistema unico di pianificazione d'Ateneo che comprenda la performance in tutte le sue articolazioni (compreso la componente strategica di didattica e ricerca), la trasparenza e l'anticorruzione e l'attuazione delle norme sulla trasparenza solo rispetto alle effettive situazioni di controllo, come definite nell'ambito civilistico e attraverso la definizione di ambiti soggettivi degli obblighi. Una spinta per l'internazionalizzazione: semplificazione delle regole per l'accoglienza di studenti e ricercatori stranieri, riconoscendo una specifica valenza all'invito formale al soggetto straniero sottoscritto dagli organi dell'Universita'. Ed infine attivazione, per gli atenei che rispettino particolari condizioni di sostenibilita' economico-finanziaria, di reali logiche premiali che prevedano la possibilita' di incentivare il personale tecnico amministrativo con risorse derivanti da finanziamenti autonomamente conseguiti oltre l'eliminazione dei vincoli di utilizzo dei punti organico.

"Proposte concrete" dunque quelle formulate dal management delle universita' italiane che, attraverso il Codau e degli oltre 80 atenei aderenti, "si fa promotore della possibilita' di un reale cambiamento del sistema universitario in termini di razionalizzazione, autonomia e flessibilita', ma non di ulteriori tagli finanziari".

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