PERUGIA - "Non avevamo alternativa alla riconsegna nelle mani del Governo dei contratti che ogni Regione ha stipulato con Trenitalia per il trasporto ferroviario regionale: a causa della drastica riduzione del Fondo nazionale, alle Regioni sara' infatti impossibile onorare gli impegni finanziari assunti per lo svolgimento del servizio". E' quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che questo pomeriggio a Roma, insieme agli altri presidenti di Regione, ha riconsegnato al ministro Raffaele Fitto, il contratto sottoscritto nel 2010 e che impegna l'Umbria con Trenitalia fino al 2014.

"La nostra decisione sottolinea Marini - e' stata motivata non solo dalla impossibilita' di poter continuare a garantire un fondamentale servizio ai cittadini, in particolare a lavoratori, studenti e pendolari, ma anche da un punto di vista strettamente giuridico. La funzione, infatti, della gestione del trasporto pubblico locale, su ferro come su gomma, e' stata delegata dallo Stato alle Regioni con una specifica legge che prevede a carico dello Stato la copertura finanziaria dei costi. E' evidente che se lo Stato non garantisce queste risorse, per le Regioni e' impossibile farvi fronte".

Per l'Umbria, "considerando i flussi dei pendolari verso Roma, Firenze, le Marche, da Terni verso Foligno e Perugia o ancora dall'area del Trasimeno verso Foligno e il capoluogo - conclude Marini - il taglio delle risorse danneggera' migliaia e migliaia di utenti ai quali sara' negato o pregiudicato l'utilizzo del trasporto ferroviario locale"

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