"Dall’inizio dell’anno muoiono una media di tre lavoratori al giorno (gli incidenti mortali sono aumentati del 6% rispetto all’anno scorso), sul posto di lavoro e durante i trasferimenti da e verso casa. Secondo alcune stime, ad oggi, i caduti sul lavoro hanno superato quota 700.
In termini assoluti ci si infortuna (e si muore) più nelle fabbriche (328.256) che in agricoltura (21.627); più al Nord (255.128) che al Sud e nelle isole (81.212) e al Centro (80.544); più nella fascia 50-54 anni (52.586).
I dati sono veramente impressionanti:  17mila i decessi negli ultimi 10 anni.
Si continua a morire come si moriva mezzo secolo fa.
In ogni sede andrebbe sottolineato che sussiste un problema di formazione che riguarda sia chi comincia a lavorare che i datori di lavoro.
Sono necessari nella nostra regione maggiori investimenti per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, settore in cui l’Umbria registra un tragico primato. E affermare con forza il diritto alla sicurezza e alla qualità ambientale nei luoghi di vita, di studio e di lavoro."

Fosco Taccini, Sinistra Civica Verde

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