Tabacco - La Uil chiede chiarezza: "Quanti contratti della PM in Umbria?"
PERUGIA - La Uil dell'Umbria chiede chiarezza sulla situazione del settore del tabacco. "Ad oggi - sottolinea il segretario regionale della Uila-Uil, Stefano Tedeschi - sul comparto permangono grossi dubbi, che neanche il recente incontro con l'assessore Cecchini e' servito a dirimere. La Philip Morris, ad esempio, ha firmato contratti di coltivazione in Italia per 100mila quintali di tabacco. Quanti, di questi, riguardano l'Umbria? E ancora: quanti quintali raccolti nel 2010 sono ancora stoccati nei magazzini delle aziende di trasformazione? E quanto tabacco e' stato trapiantato nel corso del 2011? Si tratta - precisa Tedeschi - di questioni fondamentali per pianificare il futuro del settore tabacchicolo regionale".
La speranza per il futuro e' appesa alle trattative che, entro giugno, dovrebbero essere chiuse a livello nazionale da multinazionali quali British American Tobacco e Japan Tobacco.
"In caso di esito negativo, o di ulteriore rinvio di queste trattative - prosegue Tedeschi - il settore si ritrovera' in ulteriore difficolta', con rischi per l'occupazione di tanti lavoratori. Risultano di importante aiuto i piani di sostegno previsti dal Psr, come le misure agroambientali e l'articolo 144 sui finanziamenti per la ristrutturazione delle aziende agricole, oltre che quelli diretti alla produzione, che sono pari a 23 euro al quintale. Su questi ultimi - conclude il sindacalista - sono arrivate importanti conferme dalla Regione dell'Umbria che, pur con notevoli difficolta', ha assicurato che i pagamenti verranno messi a regime entro fine anno".
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