L’assemblea dei soci dell’Organizzazione produttori italiani tabacco ha approvato il bilancio - “Problemi per aumento costi energetici, ma guardiamo alla transizione ecologica con fiducia”

(AVInews) – San Giustino, 28 giu. – “Abbiamo scelto un luogo simbolico per la tabacchicoltura, dove ritroviamo le nostre radici, perché crediamo nel futuro di questa filiera. La nostra prospettiva è crescere e dare remuneratività ai nostri tabacchicoltori per continuare questa grande storia”. Si è svolta al Museo storico e scientifico del tabacco di San Giustino, lunedì 27 giugno, l’assemblea nazionale dei soci dell’Organizzazione produttori italiani tabacco (Opit), associazione nata nel 2012 con lo scopo di rendere competitiva la coltivazione del tabacco e garantire un adeguato reddito alle imprese del settore. Obiettivi testimoniati e confermati, appunto, dalle parole iniziali del responsabile organizzativo di Opit Francesco Martella.

I relatori. Approvato il bilancio 2021, l’incontro è stata anche l’occasione per riflettere sulle opportunità legate alla transizione verso la sostenibilità ambientale. Dopo i saluti del sindaco Paolo Fratini, i lavori sono stati aperti dal presidente di Opit Alberto Mantovanelli. Sono seguite le relazioni tecniche di Gabriele Chiodini, agronomo del Centro per lo sviluppo agricolo e rurale, e di Anna Ciancolini, responsabile del settore agronomico di Novamont – MaterAgro. Sono intervenuti anche il deputato Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera, Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria e Roberto Morroni, assessore alle politiche agricole della Regione Umbria. A trarre le conclusioni è stato Gennarino Masiello, presidente dell’Organizzazione nazionale tabacco.

Mantonvanelli. “È un momento complicato – ha spiegato Mantovanelli – così come lo sono stati gli ultimi anni. Ci sono problemi dal punto di vista agronomico e nelle forniture dei mezzi tecnici e delle fonti energetiche in particolare. Le nostre sono imprese energivore e in questa fase stiamo valutando la possibilità di poter utilizzare le risorse messe a disposizione del Pnrr per convertire i nostri impianti dal punto di vista energetico”.

Il lavoro in Parlamento. E a proposito dei problemi legati all’aumento dei costi energetici, ma anche alla siccità, è intervenuto Gallinella: “Attualmente abbiamo in conversione il decreto-legge 50. Uno dei nostri emendamenti interviene proprio sul costo dei carburanti e sul credito d’imposta per dare un sollievo agli agricoltori. Cerchiamo di portare a casa questo risultato. Rispetto al problema della siccità, abbiamo in mente di realizzare nuovi invasi per aumentare la capacità di raccolta delle acque. È un investimento che però non è di veloce attuazione, ma di lungo corso. Attualmente non ci resta che sperare nelle piogge”.

Morroni. Il tema della sostenibilità e della transizione digitale sono stati affrontati anche dall’assessore Morroni il quale ha sottolineato come “le imprese sono chiamate a investire in termini di sostenibilità, nell’uso sempre più razionale delle materie prime consentendo di creare valore in maniera più consistente del passato. Per fare questo – ha ribadito Morroni – le imprese devono essere messe nelle condizioni di investire, ed è indispensabili che vi sia da una parte la giusta remunerazione, dall’altra un cambiamento anche interno alle imprese. Su questi temi la Regione è particolarmente attenta e vicina ai tabacchicoltori”.

Masiello. “Nel 2021 – ha ricordato quindi Masiello – siamo intervenuti al termine delle consegne con una misura straordinaria di 60 euro al quintale. Quest’anno stiamo monitorando l’effetto dell’aumento del costo dei mezzi tecnici e sicuramente, in fondo alla campagna, dovremo andare incontro alle esigenze dei tabacchicoltori per la tenuta di una filiera, quella del tabacco, che è fondamentale per territori come quello in cui ci troviamo”.

Finanziamenti del Pnrr. Specificatamente alle opportunità legate alla transizione ecologica, è infine intervenuto l’agronomi Chiodini: “Il Pnrr prevede il cofinanziamento per l’acquisto di impianti agrisolari e agrivoltaici. I primi sono impianti fotovoltaici installati sopra i tetti delle strutture aziendali agricole. I secondi sono impianti più innovativi, cioè impianti fotovoltaici installati sui terreni in maniera sopraelevata così da consentire comunque le coltivazioni” Presente anche Novamont con Anna Ciancolini che ha presentato una serie di mezzi tecnici, dai teli per la pacciamatura alla manichetta per l’irrigazione biocompostabili oltre ad Agerbi, prodotto antigermoglio molto apprezzato da tabacchicoltori.

L’assemblea ha, infine saluto lo storico direttore di Opit Ivano Lucaroni in vista del suo prossimo pensionamento.

Nicola Torrini

 

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