PERUGIA -  Il 2011 anno di ''snodo'' per il settore del tabacco in Umbria: la definizione e' dell'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini, ascoltata stamani nella seconda commissione del consiglio regionale, che annuncia su questa materia un atto d'indirizzo destinato alla giunta regionale. A ricordare che in Umbria ci sono 6.500 ettari di terra coltivati a tabacco e' stato il presidente della commissione, Gianfranco Chiacchieroni (Pd), che ha definito quello umbro ''il distretto tabacchicolo piu' importante d'Europa'', e quindi ''da non abbandonare al proprio destino'', visti i suoi risvolti in termini di occupazione e di innovazione tecnologica.

La Cecchini - riferisce un comunicato della Regione - ha sottolineato che nel settore del tabacco si fanno ''investimenti importanti nelle tecnologie, si utilizza una meccanizzazione molto avanzata e si da' lavoro a 2.500 persone. Il lavoro da fare e' quello di far si' che gli accordi con le multinazionali si concretizzino e ci sia una ricaduta adeguata per l'Umbria. C'e' in ballo l'accordo di Philip Morris con il ministero dell'Agricoltura ma, al momento, non vi e' certezza per la nostra regione di impegni e prezzi corrisposti, quindi di reddito. Ci sono delle buone premesse: e' stata chiesta la disponibilita' di un migliaio di ettari per la coltura destinata alla produzione di sigari toscani, per i quali solitamente ci si rivolge all'estero a causa delle particolari esigenze di tale prodotto''.

''Dal punto di vista delle risorse disponibili - ha spiegato ancora l'assessore - ci sono i 999 euro per ettaro di terreno previsti nelle misure agro ambientali europee, che non riguardano solo il tabacco. Poi ci sono i 17 milioni di euro del piano di sviluppo rurale, compresi 4 milioni di risorse aggiuntive risparmiate nel 2010, che la giunta ripartira' proporzionalmente nei vari territori vocati al tabacco. Su 20 milioni di euro di fondi pubblici destinati ai Gal (Gruppi di azione locali), ne sono stati spesi 2 e ne risultano impegnati 4,5. Ecco perche' i 17 milioni del piano di sviluppo sono in stand-by. Siamo cauti per evitare di perdere risorse, che i Gal dovranno dimostrare di poter spendere. Sono in corso incontri con il Tavolo verde e la filiera del tabacco ed entro la fine dell'anno ci sara' la proposta per un bando.

E' necessaria unita' di intenti da parte della filiera e chiarezza sulle prospettive di sviluppo del settore, che si costruiscono se c'e' un tessuto produttivo adeguato alle nuove esigenze, come quelle legate alla produzione del tabacco da sigaro''. Per il Pdl, Andrea Lignani Marchesani si e' detto favorevole ad ''un atto di indirizzo che contribuisca a preservare la filiera, ma vigileremo affinche' i contributi rimangano inalterati e non vengano 'sterzati' altrove. Quindi valuteremo il documento unitario e chiediamo che il bando che sara' istituito sia rivolto esclusivamente al tabacco''.

Condividi