TERNI – Non c’è alcun rapporto diretto fra l’ambiente di lavoro e i casi di tumore che si sono verificati all’inceneritore Asm di Maratta hanno interessato 4 operai, due dei quali sono deceduti nel corso degli anni: è questa la sorprendente conclusione cui è giunta la dottoressa  Roberta Stopponi, medico legale delle Marche alla quale il gup di Terni, Pierluigi Panariello, aveva affidato l’incarico una consulenza al riguardo accogliendo la richieste in tal senso che era stata avanzata dalle parti civili e dal pm e che si sta rivelando un vero e proprio boomerang per l’accusa.

 

Grande soddisfazione, invece, per i difensori dei 10 imputati che da anni si difendono da questa infamante accusa e che attendono con impazienza il 12 luglio, data per la quale è stata fissata la ripresa delle udienze.

 

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