“Nella pubblica amministrazione il controllo delle forze di opposizione, di qualunque colore esse siano, è fondamentale perché attiene al funzionamento stesso della democrazia. Vista la fondatezza dell'esposto alla Procura della Repubblica, presentato dal consigliere comunale, Fabrizio Gareggia (presente alla conferenza) sui gravissimi vizi di forma e comprovati presupposti di illegittimità nell’assegnazione di risorse per 100 mila al Comune di Cannara, in gran parte comunitarie, invitiamo la Giunta regionale a richiedere indietro il contributo, così come assicurato dall'assessore Cecchini nella sua risposta alla mia interrogazione nel caso in cui fossero emersi elementi ulteriori per riscontri oggettivi”. Così il consigliere regionale Franco Zaffini (Fare Italia) intervenuto in una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni, in cui alcuni consiglieri di opposizione del Comune di Cannara hanno annunciato la presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di quella città. L'esponente regionale di Fare Italia ha ricordato che sulla vicenda aveva presentato una interrogazione all’Esecutivo regionale e che il richiamato esposto alla Procura della Repubblica ha portato all’indagine per corruzione, truffa, abuso d’ufficio e associazione a delinquere nei confronti di vari soggetti tra cui Sindaci e funzionari regionali.

 

Zaffini, nel suo atto ispettivo del febbraio 2011 evidenziava, sostanzialmente, di aver “riscontrato diverse e gravi irregolarità nell’assegnazione di un contributo di 100mila euro al Comune di Cannara attraverso il bando 'Incentivazioni alle attività turistiche' che mette a disposizione risorse a valere sul Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2007-2013”. Il dito continua ad essere puntato soprattutto sulla gestione di risorse pubbliche da parte di alcuni uffici regionali. “Una prassi, quella di utilizzare i bandi regionali per agevolare amministratori amici o addirittura soggetti con dimostrato grado di parentela – ha ribadito Zaffini – che deve assolutamente finire. Non si possono riaprire le scadenze dei bandi, magari, come accaduto per Cannara, utili a mettere a disposizione il tempo necessario per la presentazione di specifici progetti. E si tratta di situazioni che non riguardano soltanto il settore dell'agricoltura. L'operato di alcuni dirigenti regionali – ha concluso Zaffini - è frutto di 50 anni di dimestichezza con il potere. E la mancata alternanza nell'amministrazione della Regione, che non si è verificata anche per ovvie colpe dell'opposizione, rappresenta un problema oggettivo”.

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