Sviluppo/ Presentato a Perugia il rapporto delle Nazioni Unite
PERUGIA - Tenere conto non solo dell'aspetto economico, ma della centralita' delle persone, per valutare il benessere di una nazione: e' quanto emerge dal Rapporto sullo sviluppo umano delle Nazioni Unite, presentato oggi a Perugia, per la prima volta all'esterno da una sede governativa.
L'incontro e' stato organizzato dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Unpd) e da Felcos Umbria, il Fondo di enti locali per la cooperazione decentrata e lo sviluppo umano sostenibile. Vent'anni fa, nel 1990, veniva pubblicato il primo Rapporto, che introduceva l'indice di sviluppo umano (Isu) come misura del benessere delle nazioni. Ed oggi ormai e' quasi universalmente riconosciuto che il successo di un Paese o il benessere di un individuo non possono essere valutati su base prettamente monetaria.
Pure dall'incontro di Perugia viene quindi ribadita, considerando il quadro generale attuale di crisi ecologiche, finanziarie ed economiche, l'assoluta necessita' di una visione dello sviluppo che non si esaurisca nella misura del reddito, ma che sottolinei la centralita' delle persone.
Il Rapporto 2010, dal titolo ''La vera ricchezza delle nazioni: le vie dello sviluppo umano'' e presentato da Cecile Molinier (direttrice dell'Ufficio del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo di Ginevra), si caratterizza come un vero e proprio bilancio fatto a distanza di anni dal primo ''rivoluzionario'' Rapporto del 1990.
''Sono contenta di presentare il Rapporto a Perugia - ha affermato Cecile Molinier - perche' citta' multietnica per eccellenza, e felice di mettere l'accento sulla cooperazione decentrata, una maniera di agire e di fare che ha un ruolo importante per ridurre le ineguaglianze, che sono il principale ostacolo allo sviluppo dei Paesi''.
Nel Rapporto c'e' anche una retrospettiva sugli ultimi quarant'anni, evidenziata dalla stessa Molinier: ''I dati relativi a questo periodo - ha spiegato - rivelano un'enorme varieta' di vie per il conseguimento dello sviluppo umano, a riprova che non esiste un unico modello o una formula universale per il successo. Il Rapporto illustra inoltre i notevoli progressi compiuti dalla maggior parte dei Paesi, e spesso i risultati migliori si osservano in quelli a piu' basso reddito''.
La presentazione del Rapporto a Perugia, organizzata in collaborazione con il Comune, la Provincia, la Regione Umbria, l'Anci Umbria e la facolta' di Scienze politiche dell'Universita' degli studi di Perugia, ha dato anche il via al Forum ''Territori in rete per lo sviluppo umano - Strumenti e pratiche innovative per la cooperazione decentrata'' che si tiene a Foligno, come ha ricordato il presidente di Felcos Umbria, Joseph Flagiello, a partire da oggi fino a venerdi' prossimo a palazzo Trinci. Un Forum, con una ricca serie di appuntamenti giornalieri, rivolto agli attori e ai protagonisti italiani, europei e internazionali della cooperazione allo sviluppo.
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