di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA - Il volto di questa giovane, particolare della tela di Pierre Auguste Renoir (1841-1919) dal titolo “Ballo a Bougival”, è quello di Suzanne Valadon, al secolo Marie Clementine Valadon (1865-1938), all’età di 23 anni. 
Figlia di una sarta (spesso ubriaca) e di padre ignoto, per vivere lavorò in una pasticceria, in una sartoria, in una fioreria, persino in un circo (dove cadde e fu costretta a cessare l’attività circense). 
La sua bellezza prosperosa la fece diventare modella di diversi pittori alcuni dei quali del calibro di Renoir, appunto, di Pierre Puvis de Chavenne, di Henry de Toulouse Lautrec (fu quest’ultimo che le coniò il nome d’arte, Suzanne, proprio perché come il personaggio biblico, era attorniata da …vecchioni). 
Proprio nell’anno in cui posò da modella in questa tela (correva il 1883) la giovane diede alla luce un figlio, che diventerà un grande della pittura, Maurice Utrillo (pure lui di padre ignoto). 
Anche lei, comunque, aveva cominciato a dedicarsi alla tavolozza e con successo: la Valadon fu la prima donna, nel 1894, a diventare membro della Società nazionale di Belle Arti. 
A 31 anni si sposò con un agente di cambio, ma divorziò dopo una dozzina d’anni. Poi si legò ad un giovane pittore, Andrè Utter, che aveva venti anni meno di lei, col quale rimase, in pratica per il resto della vita (un trentennio). Doloroso per l’artista, ormai settantenne, il distacco dal figlio, che sposatosi, non volle più avere contatti con la madre.

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