PERUGIA - L’azione di contrasto all’evasione condotta nel 2010 dall’Agenzia delle Entrate in Umbria ha portato al recupero di oltre 132 milioni di euro.

Un dato che segnala una crescita delle somme recuperate ed effettivamente riscosse di circa il 15% rispetto ai 115 milioni del 2009.

Del totale complessivamente riscosso, oltre la metà (70 mln) deriva da attività di accertamento e controllo formale, con un aumento dell’11% rispetto al 2009. La parte restante (62 mln) è costituita invece dall’attività di liquidazione delle dichiarazioni (+21%).

Maggiore ricorso ad adesione e strumenti evita lite. Dall’analisi delle somme riscosse emerge un sensibile incremento della tax compliance; infatti, degli oltre 132 mln di euro recuperati, 77,4 mln derivano da versamenti diretti dei contribuenti, con un incremento del 14% rispetto al 2009. Un dato che segnala, dunque, una crescita dell’adesione spontanea dei contribuenti ai rilievi degli uffici, confermato anche dalla percentuale di accertamenti definiti sul totale pari ad oltre il 44%; in pratica su 11.438 accertamenti effettuati dall’Agenzia delle Entrate in Umbria ben 5.047 si sono perfezionati con il ricorso agli istituti definitori (adesione e acquiescenza) ovvero con il versamento di quanto contestato dall’ufficio.

Migliora la qualità dell’azione di contrasto. Gli accertamenti, grazie alla selezione dei contribuenti sulla base dell’analisi del rischio e all’utilizzo delle banche dati a disposizione dell’Agenzia, stanno diventando sempre più mirati, tanto che tra il 2009 e il 2010, a fronte di un numero di controlli sostanzialmente stabile (+3%), la maggiore imposta accertata cresce sensibilmente (+ 26,70%), passando da 191 mln nel 2009 a 242 mln nel 2010.

Attenzione ai medi e grandi contribuenti. L’anno 2010 è stato caratterizzato da una forte azione di presidio nei confronti dei medi e grandi contribuenti. I 294 controlli effettuati nei confronti di questa tipologia di soggetti hanno portato ad accertare una maggiore imposta complessiva di oltre 34 mln di euro, con una media di circa 115.000 euro per ogni controllo. Importante, inoltre, che ben il 62% di questi accertamenti si sia concluso con un accordo.

Crediti Iva, indagini finanziarie e sintetici. Oltre 2.000 accertamenti sono stati emessi nei confronti di soggetti che esponevano in dichiarazione crediti Iva, con un recupero complessivo di 47,7 mln di euro, tra maggiore Iva a debito (33,7 mln) e minor credito (14 mln). Ottimi risultati sul fronte delle indagini finanziarie, con circa 20 milioni di euro di maggiore imposta accertata. Continua, inoltre, la lotta ai finti poveri: anche nel 2010 è proseguita l’attività di accertamento sintetico, basata sul confronto fra i redditi dichiarati e l’effettiva capacità di spesa del contribuente. Gli accertamenti effettuati sono stati 679 ed hanno portato a 8 milioni di euro di maggiore imposta accertata.

Dichiarazione del Direttore Regionale dell’Umbria, Gennaro Esposito. Il 2010 ha fatto registrare ancora una crescita degli incassi legati alle nostre attività di contrasto all’evasione fiscale. E’ importante sottolineare, però, che cresce anche il numero di contribuenti che aderisce ai rilievi formulati dai nostri uffici. Indice sia di una crescita del livello di tax compliance della nostra regione sia della qualità del lavoro che i funzionari dell’Agenzia delle Entrate quotidianamente svolgono.
Molti dei dati a nostra disposizione, infatti, ci confermano che, grazie all’attività di analisi sempre più sofisticata e alla condivisione di banche dati, siamo in grado di colpire in modo sempre più preciso le reali sacche di evasione ed elusione della regione. Spero che il 2011 possa far segnare un ulteriore miglioramento, anche grazie alla collaborazione con gli enti locali, della quale iniziano ad intravedersi i primi ri
 

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