di Angelo Garofalo

PERUGIA - Dal 2001 ad oggi le vendite di prodotti a Km Zero sono salite del 17%, i prodotti equo-solidali sono cresciuti del 12%, cresciuti anche i Gruppi d’Acquisto Solidale

Dall’introduzione dell’euro ad oggi le mutate condizioni economiche hanno comportato anche un mutamento delle abitudini d’acquisto da parte delle famiglie Umbre, sempre più orientate nel coniugare risparmio, tradizione e qualità.
“Abbiamo registrato un incremento dell’acquisto di prodotti a Km Zero pari al 17% rispetto ad oltre dieci anni fa sia per un discorso legato alla territorialità e alla qualità che per ragioni di sostenibilità ambientale.
Ad oggi gli acquisti a Km Zero costituiscono il 9% della spesa annuale delle famiglie. Di pari passo sono cresciuti gli acquisti di prodotti equo-solidali(in crescita del 12%) e Made in Italy (+32%), ossia tutti i prodotti DOP e IGP. Ad oggi il 4,5% della spesa viene destinato ai primi mentre per i secondi le famiglie destinano il 26,9% dell’intera spesa annua. Un fenomeno rilevante,cresciuto enormemente nel corso degli anni sono i GAS (Gruppi d’Acquisto Solidale). Negli ultimi anni sono aumentate del 20% le famiglie che, almeno una volta, hanno partecipato a tali gruppi d’acquisto, destinando in media il 5,6%della spesa alimentare. Segni di evidente cambiamento, di consumatori e famiglie che guardano maggiormente alla qualità dei prodotti, che cercano nuove e più vantaggiose forme di risparmio e che non guardano più solo al prezzo ma anche privilegiando aspetti quali la sostenibilità del prodotto e la provenienza. Gli Umbri  non cambiano abitudini solo a tavola, ma anche al momento dell’acquisto. Rispetto al 2001 la percentuale di famiglie che sceglie di fare la spesa presso i discount è aumentata del 40%, a discapito dei super e ipermercati, mentre nell’ultimo biennio stiamo assistendo ad una ripresa dei mercati agroalimentari, in crescita del 12%.

                                                                                         

Condividi