di Nicola Bossi

TERNI - Il capogruppo regionale del Prc, Damiano Stufara, ha analizzato la manovra finanziaria del Governo dopo il taglio ai rappresentanti dei comuni nelle varie istituzioni locali. Pur esprimendo dei dubbi di costituzionalità si è detto pronto per rimettere mano alla legge elettorale regionale per tutelare i municipi del ternano che rischiano oltre che la soppressione della Provincia anche di essere sotto stimati persino in un Conisglio regionale destinato ad essere light. "Non sono convinto che costituzionalmente una norma finanziaria possa incidere e modificare l'autonomia dello statutto regionale, questo lo valuteremo come Consiglio e la Giunta farà altrettanto, comunque resta il fatto che dovremo rimettere mano alla legge regionale qualora da 30 eletti si passerà a 20. Non è questione di sederi e poltrone, ma di territorio, cittadini, progetti e mantenimento dei servizi".

Stufara, ternano doc, pensa alle modifiche non mortificare la seconda provincia dell'Umbria: "Passare da 30 a 20, qualora sarà obbligatorio, mette a rischio soprattutto il ternano perchè l'attuale legge regionale prevede due circoscrizioni su base provinciale dove assegna un tot di eletti a secondo della demografia. Terni rischia di passare da 6 - che erano già pochi - a 4. A questo punto è meglio creare pari condizioni a tutti: collegio unico elettorale dell'Umbria dove tutti possono prendere voti da per tutto. I politici più rappresentativi saranno premiati. Sta di fatto che comunque le priorità non sono la legge elettorale: è il lavoro e l'economia. Per questo lavoraremo da adesso in poi. Verso la fine legislatura verificheremo il meccanismo elettorale".

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