Gli studenti sfidano Alemanno e il divieto anti-cortei: scontri
ROMA - Si sono stesi a terra gli studenti romani che stanno manifestando nel piazzale della stazione Tiburtina. Dopo la carica della polizia nei confronti dei ragazzi che hanno tentato di assaltare i cantieri della Tav, le forze dell'ordine hanno creato un “cordone” sanitario intorno agli studenti minacciandoli di identificarli tutti. Per questo i ragazzi, molti minorenni, si sono stesi a terra urlando “vergogna”. Di fatto, ora, in migliaio di studenti, sono chiusi nella piazza antistante la stazione. Le forze dell'ordine sono in assetto antisommossa.
«Le cariche contro gli studenti sono un errore figlio di un altro gravissimo errore. Come abbiamo detto fin dal primo momento, impedire i cortei è una decisione sbagliata e destinata a produrre tensione», così commenta i fatti di oggi il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti. «Una scelta che si conferma dannosa perché inchioda le Forze dell'Ordine ad una gestione dell'ordine pubblico rigida e muscolare - prosegue - come del resto dimostrano anche le cariche affrettate di questa mattina e le raccomandazioni preventive inviate ai presidi. Ma anche una deriva sbagliata e insidiosa per l'Italia perché, in un momento drammatico della vita del Paese, accentua la percezione di sordità e afasia delle Istituzioni nei confronti dei giovani e la debolezza totale di una politica incapace di trovare strumenti e idee per interloquire con le istanze e le inquietudine poste dai movimenti. Non ci siamo mai sottratti alle esigenze di garantire l'ordine e al bisogno di colpire i violenti: ma tutto questo non c'entra nulla con quanto avvenuto oggi».
MARIA COSCIA, PD: RISPOSTA REPRESSIVA
Per la deputata del Pd Maria Coscia nei confronti degli studenti «abbiamo assistito a una risposta raffazzonata, violenta e repressiva frutto della scellerata decisione del sindaco di impedire le manifestazioni a Roma. Gli studenti romani, in gran parte minorenni, avevano da tempo preannunciato la manifestazione e ponevamo problemi seri e condivisibili che riguardano il paese e il loro futuro ed è molto grave che siano stati caricati, identificati e bloccati dalle forze dell'ordine».
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