Oggi eravamo all'Università e nelle scuole di Perugia per promuovere la nostra campagna "IL FUTURO È NOSTRO, RIPARTIAMO DA ZERO".

Come Altrascuola - Rete degli Studenti Medi Umbria e Sinistra Universitaria - Udu Perugia saremo in piazza il 19 novembre alle ore 15.00 presso la sede della Regione Umbria in piazza Italia per chiedere che si riparta da zero. Perché il PNRR Regionale è assolutamente privo di investimenti e prospettive per garantire e potenziare Diritto allo Studio nella nostra regione. Perché mancano idee sulla riforma dei servizi di trasporto pubblico locale, una risorsa fondamentale per garantire a tutte le persone che studiano il diritto universale alla mobilità e agli spostamenti. Perché nella nostra regione mancano servizo, spazi e un piano serio per l'occupazione giovanile che parta da una corretta valorizzazione dei percorsi di studio. Perché la nostra, in definitiva, non è una regione per giovani e chi ci governa non ha intenzione di utilizzare le risorse del PNRR per permetterci di diventarlo.

"Quello a cui assistiamo oggi - dichiara Caterina Bigini, coordinatrice regionale di Altrascuola - rete degli studenti medi Umbria - è una classe politica che si riempie la bocca di giovani e di futuro, ma che intende gestire il territorio secondo logiche vecchie e logore: zero investimenti sull'ambiente, zero considerazione dei bisogni comunità studentesca, zero risposte alle domande di cambiamento che da anni poniamo nelle piazze e nelle sedi istituzionali. Vogliamo prendere in mano il nostro presente per cambiare il nostro futuro, perché il tempo è adesso e non possiamo più aspettare".
"Sprecare un occasione come il pnrr - fa eco Aleph Bononi, Vice coordinatore della Sinistra Universitaria - Udu Perugia - è inaccettabile: l'Umbria è una regione da cui i giovani scappano, per assenza di servizi, di prospettive lavorative qualificate e anche l'alto livello della formazione del nostro ateneo appare come una cattedrale nel deserto, se non la si investono risorse per valorizzarla. Da anni abbiamo portato le nostre idee per un diritto allo studio inclusivo, un orientamento efficace e giusto al mondo del lavoro, una mobilità universale e per l'emergenza abitativa studentesca. La Regione non ha mai risposto: ci faremo sentire il 19 in piazza".

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