Lo stress da Governo Monti è una malattia seria che sembra coinvolgere decine di migliaia di iscritti del PD, i sintomi sono simili alle normali situazioni da stress lavorativo: nervosismo, iperattività motoria, insonnia. Se questi sintomi sono destinati a durare fino al 2013 possono portare a situazioni ancora più gravi. Astensione, rifiuto della politica, adesione delle teorie novecentesche della lotta di classe. Nei casi estremi tale sintomi possono portare il soggetto ad abbracciare la causa del comunismo.

Lo stress da Governo Monti è poi favorito da fattori ambientali esterni che possono amplificarne i sintomi; dalla crisi sociale ed economica, dai licenziamenti e dal fatto che non si arriva a fine mese. Pare che le forme di stress da Monti siano inoltre favorite dallo scambio di opinioni con i colleghi di lavoro che chiedono spiegazioni per la riforma delle pensioni, con i vicini di casa che chiedono conto per l'Imu, con i propri figli precari, con gli operai, gli insegnanti, gli studenti, gli agricoltori, i pescatori, i camionisti, i tassisti. Per lo stress da Governo Monti inoltre - almeno questo è quanto dicono gli esperti - il fattore che esponenzialmente potrebbe portare ad una epidemia di massa nelle file degli iscritti del PD è la questione dell'art 18.

Per questi motivi il PD sta in fretta e furia correndo ai ripari. Si lavora in queste ore ad una sorta di manuale per i propri segretari di circolo per affrontare la situazione che si determinerà nei prossimi giorni. Il picco previsto della pandemia infatti - sempre secondo gli esperti - sarà fra qualche settimana, nei giorni posteriori all'annuncio del Governo sui provvedimenti in materia lavoro. Controlacrisi.org è riuscita a reperire i passaggi più significativi della nota inviata dal PD alle sedi territoriali.

Cari amici - si legge nel testo - per far digerire lo stress da Monti non funzionano più le retoriche del " comunque è meglio di Berlusconi " perchè anche il "nano" sostiene insieme a noi il Governo. Tanto meno - continua ancora la nota - funziona la retorica del "ce lo chiede l'Europa", dato che in Europa abbiamo condiviso le ricette che impongono l'austerity ed abbiamo votato in parlamento l'inserimento del vincolo di bilancio in costituzione. In queste ore - continua il testo - stiamo cercando di elaborare un manuale adeguato alla fase, al cui interno forniremo una "ricetta" comunicativa in grado di dare validi strumenti per affrontare questo bruttissimo stress causato del furore ideologico di questo Governo ultraliberista. Per ora fate i direttivi di circolo parlando dell'emergenza neve.

Fonte: controlacrisi.org

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