"Come mai – mi dissi – isolare la questione della donna da tanti altri problemi sociali, che hanno tutti origine dall'ingiustizia, che hanno tutti per base il privilegio d'un sesso o d'una classe?"

Anna Kuliscioff, nata intorno alla metà dell’Ottocento in Crimea da una famiglia benestante, sin da giovanissima fu un’acerrima nemica del regime zarista. Emigrò in Svizzera dove conobbe Andrea Costa, anarchico e futuro primo deputato socialista. Con lui negli anni Ottanta dell’800 tornò in Italia, e insieme lavorarono intensamente alla diffusione di un pensiero socialista che, rompendo con la tradizione mazziniana, prendeva spunto dalla filosofia marxista. Oltre a essere un’importante ideologa e un’instancabile militante, Anna fu anche una donna di scienza: tra le altre cose, studiò l’origine batterica delle febbri post parto, che al tempo causavano molte vittime.
Quando il rapporto con Andrea Costa si interruppe, Anna si trasferì a Milano dove divenne nota come “dottora dei poveri” per la sua grande abnegazione nel fornire cura e assistenza ai membri delle classi subalterne. Nel capoluogo lombardo incontrò Filippo Turati, con cui iniziò un rapporto di piena complicità sentimentale e politica. 
Il 15 agosto 1892 Anna fu tra i fondatori del Partito dei lavoratori Italiani, che poco tempo dopo avrebbe definitivamente assunto la denominazione di Partito socialista. Alla fine del secolo, quando ormai era una figura autorevole del socialismo italiano, arrivò ad avere una corrispondenza con Engels, nella quale esponeva la situazione nazionale e cercava risposte sulle strategie da perseguire per rivoluzionare la società del suo tempo.
Negli anni Dieci del ‘900 poi fu la promotrice della legge volta a tutelare il lavoro minorile e femminile e infine si batté senza successo per il suffragio universale. Durante la Grande guerra girò in lungo e in largo la penisola per sostenere e diffondere gli ideali di pace. Si spense nel 1927 a Milano, dopo aver combattuto duramente il regime fascista. 

La storia di Anna Kuliscioff raccontata nell' ultimo numero di Cronache Ribelli: https://bit.ly/3M38n9V

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