PERUGIA - "La vostra mentalità non piega la nostra dignità. Il posto di lavoro è un diritto di tutti e va difeso. In mezzo alla strada 125 teste e 125 famiglie": erano alcuni degli striscioni e delle scritte esposte davanti alla sede di Confindustria Umbria a Perugia dove questa mattina si è tenuto un presidio dei lavoratori della Colussi di Petrignano d'Assisi, in occasione dell'incontro tra sindacati e azienda.

La dirigenza del gruppo alimentare, infatti, in un precedente incontro, sempre presso l'Associazione degli industriali, aveva annunciato l'apertura della procedura di licenziamento collettivo per 125 lavoratori.

A fianco dei dipendenti della Colussi, le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila oltre al coordinamento delle Rsu del gruppo. "Chiediamo all'azienda di ridiscutere con noi un piano aziendale, il licenziamento del 25% della forza produttiva è inaccettabile" hanno sottolineato i rappresentanti sindacali.

Presenti con i lavoratori anche Maurizio Landini e il segretario regionale Pd Giacomo Leonelli.

Landini, “Colussi fermi licenziamenti, l’azienda non può annunciarli con gli investimenti"

"La mobilitazione di oggi è un messaggio molto preciso all'azienda che non può da un lato annunciare investimenti e dall'altro dei licenziamenti": è quanto ha sostenuto il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini. Per il sindacalista il gruppo "si deve fermare e fare un passo indietro, sospendere la procedura ed aprire una discussione vera".
"Un gruppo che vuole investire, come sta annunciando, tanti milioni di euro - ha sottolineato di nuovo Landini - deve investire anche sui lavoratori. Se si vuole investire anche con loro bisogna ridiscutere di come riorganizzare il Gruppo e di come ridare una prospettiva vera". Per questo motivo, ha detto, "sarebbe un atto di responsabilità e saggezza che oggi il Gruppo di fronte alla mobilitazione dei lavoratori si fermasse e aprisse un percorso per una trattativa vera sulla politica industriale, sull'investimento e sul lavoro".

Leonelli: “Occorre portare la problematica all’attenzione del Governo”

Il segretario umbro e consigliere regionale del Pd, Giacomo Leonelli, ha invece annunciato una interrogazione con la quale chiede di conoscere cosa la Giunta regionale intenda fare “per portare all'attenzione del Governo tale grave problematica socio-economica che riguarderebbe ormai 125 lavoratori”. Lo stesso si è anche detto preoccupato per l’aumento degli esuberi rispetto ai 70 che erano stati inizialmente annunciati dal management del Gruppo.

 

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