L'accusa dell'Anaao Assomed, sindacato dei medici ospedalieri: da gennaio non avvengono ricoveri nonostante il personale sia presente, con fior di professionisti. “Siamo indignati e il caso Sposini che è gravissimo, ha fatto clamore proprio perché si trattava di lui. Sapete quante persone comuni ci rimettono ogni giorno?”


ROMA - "Il reparto di neurochirurgia del Santo Spirito e' chiuso. E questo in ottemperanza, ai piani di rientro voluti dalla Regione Lazio. Da gennaio non avvengono ricoveri nonostante il personale sia presente, con fior di professionisti. Ma c'e' un particolare: la sala operatoria attrezzata e' chiusa a chiave". Lo afferma Domenico Iscaro, presidente dell'Anaao Assomed, sindacato dei medici ospedalieri. "Faccio notare - sottolinea - che io al Santo Spirito ci lavoro e che quindi parlo con cognizione di causa. La Polverini vuole fare un'indagine sui ritardi dell'ambulanza che ha fatto regolarmente il suo lavoro?

Perche' invece non si interessa della questione dei reparti chiusi con tutti i professionisti che girano per gli ospedali senza poter operare? Dove sta il risparmio in questo caso? Queste operazioni virtuali le stanno pagando i cittadini. Siamo indignati - ha concluso - e il caso Sposini che e' gravissimo, ha fatto clamore proprio perche' si trattava di lui. Sapete quante persone comuni ci rimettono ogni giorno"?
 

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