Anche l’assessore Ilio Liberati (Sport) ha partecipato alla giornata conclusiva del progetto SPORT VIVO, organizzato dall’associazione sportiva dilettantistica VIVA di Perugia e ideato per giovani con disabilità. Presenti anche i familiari dei ragazzi.
“Una esperienza positiva, che ha registrato un buona partecipazione – commenta Liberati - e che ha coinvolto diversi operatori del settore che hanno reso i vari sport accessibili a quanti vivono una condizione di difficoltà, anche fisica”.
Il progetto era iniziato nell’ottobre scorso, presso la palestra comunale di S.Erminio, a Monteluce, con il sostegno e il contributo del Comune. Anche allora, l’assessore aveva partecipato all’evento che, fin da subito, aveva registrato “una partecipazione adeguata”, considerato che si era di fronte a una iniziativa sperimentale, con una edizione numero zero. I ragazzi coinvolti sono stati in media oltre 15.
L’iniziativa, oltre a prevedere lo svolgimento di esercizi di ginnastica generale, contemplava l’insegnamento, a cura di istruttori federali, delle tecniche per le discipline del tennis tavolo, della scherma e delle freccette. “L’ opportuno coinvolgimento di idonei allenatori ha garantito una adeguata qualità dello svolgimento delle attività e del giusto coinvolgimento dei ragazzi”. Negli ultimi mesi si sono svolte attività all’aperto attraverso escursioni di trekking a Monte Malbe e Monte Tezio e lezioni di tennis al Tennis Club Colombella e di nuoto alla Conca del Sole di Corciano.
Ideatore e animatore del progetto, nonché realizzatore dello stesso, è stato Gabriele Bartolucci, presidente dell’associazione VIVA, che insieme all’assessore Liberati, sta già lavorando per programmare la prossima edizione. Per qualificare ancor più l’iniziativa è stata sottoscritta una convenzione con la scuola in servizio sociale della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Perugia,  per coinvolgere qualche studente tirocinante. Si sta, inoltre, lavorando per costruire reti di relazioni e di integrazione con medici e personale socio sanitario qualificato.

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