Webinar organizzato da Università di Perugia e Federazione sport equestri umbra - “Opportunità lavorative per laureati in Scienze motorie nell’ambito degli sport equestri”

(AVInews) – Perugia, 23 feb. – Portare all’attenzione dei professionisti delle scienze motorie e dello sport l’impatto che l’attività fisica può avere sulle persone affette da disturbi mentali anche gravi. Questo lo scopo del webinar ‘Attività motorie, salute mentale, sport, riabilitazione’, organizzato dalla Fise (Federazione italiana sport equestri) Umbria e dall’Università degli studi di Perugia. Un’iniziativa che, come fanno sapere gli stessi promotori, ha riscontrato un “grande successo”: sono stati, infatti, più di 250 i partecipanti all’incontro tra i quali docenti e studenti dell’Università cattolica e dell’Università statale di Milano, psichiatri, terapisti, tecnici Fise e, soprattutto, tantissimi studenti.

In particolare, è stata approfondita l’area degli sport equestri dove già da più di cinquant’anni la tecnica sportiva è utilizzata con finalità riabilitative.

Significativi, a tal proposito, gli interventi delle professoresse Claudia Mazzeschi, Laura Muzi e Sandra Buratta del dipartimento di Filosofia, scienze sociali e umane e della formazione dell’Università di Perugia e quelli di Stefania Cerino, Santo Rullo e Gaia Sampogna, medici psichiatri che, insieme a Francesca Cirulli dell’Istituto superiore di sanità, da anni si occupano di studiare e approfondire tali aspetti sul piano della ricerca. Attività che trova applicazione in progetti europei grazie ad Ecos, capofila del progetto Sphere - Sport Healing Rehabilitation, di cui il presidente e project manager Valerio Di Tommaso ha illustrato le varie attività di cui si occupa a livello progettuale.

Sono intervenuti anche Giuseppe Rinonapoli, presidente del corso di laurea in Scienze e tecniche dello sport e delle attività motorie preventive adattate, e Mirella Bianconi, presidente della Fise Umbria, entrambi fermamente convinti dell’enorme potenziale rappresentato dalla recente collaborazione tra Università e Fise. A conferma di questo, gli interventi dei professori Luigi Bertini, Leonella Pasqualini e Antonella Piccotti, centrati sulle opportunità formativo-lavorative per i laureati in Scienze motorie, che possono inserirsi a vario titolo nell’ambito degli sport equestri, sia nel settore sportivo che in quello terapeutico-riabilitativo, all'interno di équipe specializzate.

Interesse anche per gli interventi di tre neolaureate, Monaci, Elena Maria Rovati e Sharon Moles, vincitrici negli ultimi anni del premio ‘Carla Guglielmi’ per lo studio e la ricerca sugli interventi assistiti con il cavallo, e del presidente della Fondazione Fevoss Santa Toscana, Alfredo Dal Corso, che ha illustrato le finalità della fondazione, tra cui la pubblicazione delle tesi premiate nel libro ‘Il nitrito che cura’.

Grazie all’intervento di Massimo Rolla della Fish onlus, infine, è stato possibile conoscere la figura del Disability Manager, compito del quale è quello attivare il lavoro in rete di tutti gli enti e i soggetti coinvolti, di veicolare i bisogni delle persone disabili verso i servizi esistenti sul territorio.
 

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