A Spoleto Orfeo ed Euridice di Gluck secondo Damiano Michieletto
C’è grande attesa a Spoleto per il debutto dell’opera Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, su libretto in italiano di Ranieri de’ Calzabigi, titolo tra i più amati e rappresentati nella storia della musica, in scena al Festival dei Due Mondi nella personale rilettura del regista Damiano Michieletto. La nuova produzione, realizzata in collaborazione con la Komische Oper di Berlino dove è andata in scena nel gennaio 2022, è in programma venerdì 5 e sabato 6 luglio (ore 20:30, ore 18) al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, con le scene di Paolo Fantin, i costumi di Klaus Bruns e la drammaturgia di Simon Berger. L’esecuzione musicale è affidata all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e al Coro Vocalconsort Berlin, guidati da Antonello Manacorda e affiancati da un cast di livello internazionale. Raffaele Pe interpreta Orfeo, Nadja Mchantaf è in scena nel ruolo di Euridice, Josefine Mindus in quello di Amore. Si aggiungono le danzatrici Alessandra Bizzarri, Ana Dordevic e Claudia Greco, guidate dal coreografo Thomas Wilhelm. David Cavelius è direttore del coro. Le luci sono di Alessandro Carletti. Lo spettacolo è ripreso da Rai Cultura, e sarà trasmesso in differita su Rai 5 venerdì 6 settembre in prima serata alle ore 21:15.
In occasione della sua presenza a Spoleto, sabato 6 luglio alle ore 11 al Giardino del Festival Damiano Michieletto presenta il suo primo libro Teatro totale, edito dal Saggiatore, di cui è curatore e autore della prefazione. Il libro raccoglie gli scritti e le interviste di Walter Felsenstein, fra i registi d’opera più importanti del Novecento e fondatore della Komische Oper Berlin. Completamente inediti per l’Italia, questi testi non riguardano solo la messa in scena delle opere classiche e le tecniche di regia, ma anche altri aspetti come la drammaturgia, la sua sostenibilità economica e l’importanza e la centralità che i teatri possono e devono avere nella progettazione delle città e nell’esercizio della democrazia. Il teatro, scrive Felsenstein, «deve sempre essere qualcosa di totale». Oltre all’autore, l’incontro vede l’intervento dell’editore Luca Formenton. Venerdì 5 luglio, al termine della prima rappresentazione dell’opera, Damiano Michieletto riceve il Premio Fondazione Carispo, assegnato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.
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