Si è conclusa sabato 23 giugno la 10° Edizione del Concorso per Bands e Cantanti Emergenti "ROCK IN JUNE". Il Concorso si è articolato in cinque giornate, le prime dedicate ai partecipanti del Centro Italia e a ridosso della serata finale, quelle dedicate ai concorrenti che provenivano dalle regioni più lontane, come la Basilicata, la Lombardia, l'Emilia e il Friuli.

Una giuria qualificata, composta dal Direttore Artistico di Radio Subasio Sergio Menghini, da Carlo Calandri, musicista ed impresario musicale, da Pietro Mariottini, Direttore Artistico dell'Hermitage, da Roberto Carlini, Direttore della Modern Music School, da Enrico Brazzini titolare dell'Ecostudiogroup e coordinatore dell'evento, ha premiato le Bands e i Solisti più meritevoli, pur trovandosi di fronte complessivamente ad un'equiparazione di valori, sia a livello di contenuti che di interpretazione.Sono risultati vincitori ex-equo : al primo posto le Bands "Primo Passo" di Spoleto e "Laika Senza Ritorno" di Cerreto d'Essi; al secondo posto Andy Gee di Milano e Andrea gioia di Orvieto; al terzo posto le Bands "Supertele" di Terni, che si sono anche aggiudicati il Premio della Critica, e sempre a pari merito i Suna di Arezzo. Il Premio intitolato a Paolo Sebastiani è andato anch' esso alla Band di Arezzo "Suna".

L'organizzazione ci ha segnalato il tentativo maldestro di un concorrente, attraverso una ben orchestrata attività di un parente, con telefonate, invio di curricola e contatti diretti, di intervenire a favore del figlio/a, per assegnargli/le il premio, affinché ciò fosse titolo di prestigio per la carriera futura, promettendo chi sa quali contatti con imprenditori del settore eventi. E' stata immediatamente avvisata la Giuria e al/alla concorrente è stato assegnato in ogni caso il punteggio che meritava, senza alcuna sorta di ritorsione.

"E' la prima volta", ci ha riferito Enrico Brazzini, "dopo 10 anni di Rock in June, che capita una cosa del genere. Ne andrebbe dello spirito della manifestazione e delle intenzioni del compianto Presidente Paolo Sebastiani e mio, in qualità di organizzatore. Questi atteggiamenti, esulano oltretutto dalla nostra visione della vita e dalla nostra cultura, oltre che dalla nostra intrinseca coscienza etica. Certo, non ci meravigliamo più di tanto, per il clima di corruzione che pervade il paese, ma ci sembra oltremodo ridicolo, pur ritenendo "Rock in June", un evento di indubbio valore e per le motivazioni che ne mantengono l'esistenza, pensare di tradire le aspettative di tanti giovani e soprattutto noi stessi ".

La conduzione di questa 10° Edizione, è stata affidata al noto e simpatico Presentatore Massimo Zamponi, nato a Cascia, ma spoletino d'adozione. Durante le cinque serate della manifestazione, l'eclettico presentatore ha sfoggiato abiti originalissimi, creati apposta per lui dalla famosa Sartoria e X-RATED, creatrice anche di T-shirt . Durante le cinque serate, Massimo ha sfoggiato ogni sera un abito diverso; è andato da un completo a quadretti con pantaloni attillati della prima serata, per poi indossare un classico Kilt concludendo l'ultima serata con un classico smoking. La presenza del Direttore Artistico di Radio Subasio, Sergio Menghini, anche in qualità di Presidente della Giuria e della Dott.ssa Stefania Montori, Presidente CREELL(associazione Onlus che porge assistenza ai malati di Distrofia Muscolare, Aids e collabora con l'Ass. Aglaia per le cure palliative ai malati terminali) hanno dato lustro alla serata. La dottoressa si è simpaticamente prestata a fare da valletta e da spalla al Presentatore Massimo Zamponi ed insieme con simpatia e professionalità, hanno divertito ed intrattenuto il pubblico, che è affluito numeroso e partecipe. L'evento si è svolto in un clima sereno e aggregativo. Il pubblico ha applaudito le varie performances degli artisti, ritenendole di indubbio valore.

L'organizzazione Ecostudiogroup è stata impeccabile, creando un impianto scenografico all'altezza dei grandi eventi. Ai lati del palco, due maxischermi hanno proiettato le immagini delle varie esecuzioni, attraverso un'attenta regia video e la scelta di intervallare, le esecuzioni canore, fidando sulle coreografie delle più importanti Scuole di Danza del comprensorio spoletino, ha dato respiro allo spettacolo, rendendolo piacevole e fruibile. Durante tutta la manifestazione, ha aleggiato l'anima del fondatore della manifestazione, il compianto Paolo Sebastiani. Enrico Brazzini, ha creato per lui un video rievocativo e una sigla che racconta i 10 anni di Rock in June. Forte commozione da parte di Enrico e di Marco Sebastiani, sentita e partecipata dal tutto il pubblico presente. Assenti completamente le Istituzioni, alle quali era stato recapitato un invito ufficiale.

Qualcuno si è visto in forma strettamente privata, ad "assaggiare il menù", ma nessuno a "bordo campo", a manifestare solidarietà ed attenzione culturale. Con "Rock in June", si è concluso anche il II° Festival di San Venanzo, con un programma ricco e articolato. Un forte plauso va a tutti i componenti della Pro Loco, che hanno saputo valorizzare nel tempo una struttura, che altrimenti sarebbe andata in disuso come spesso accade in altre realtà. Valore alla Pro Loco, per come ha saputo organizzare l'Evento Gastronomico, fidando su un'organizzazione perfetta e su professionisti della cucina, come non se ne vede nelle varie sagre di paese. Tutti coloro che hanno avuto occasione di cenare presso la struttura, hanno manifestato in modo evidente la loro soddisfazione.

Enrico Brazzini, ha fatto intendere, che con l'edizione N° 10 di "Rock in June", probabilmente termina un ciclo, che si conclude con la scomparsa del suo co-fondatore Paolo Sebastiani. E' però certo che non morirà lo spirito che ha animato l'evento, e sono allo studio altre forme di promozione per i giovani, per portare alla ribalta, tutti quei talenti, che meritano una visibilità, altrimenti negata. Infine un plauso significativo alla Team Dance, all'Ecole de Dance Angeldani, alla Palestra X2 e alla scuola di danza Libellula, per le eccezionali performances durante le cinque giornate di Rock in June. Gli spettacoli di danza non sono stati meno significativi dell'evento canoro, rendendolo oltretutto assai più fruibile e piacevole.

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