SPOLETO - Come Slc Cgil Umbria e come Camera del Lavoro territoriale, raccogliamo l’appello dei tanti lavoratori precari del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto per aprire un immediato tavolo di confronto sul futuro di questa realtà, fondamentale per la cultura del nostro Paese.

La lirica e la cultura sono una parte fondamentale della identità del nostro Paese e del nostro territorio. Non a caso nella globalizzazione imperante (pur con molte contraddizioni), esse costituiscono la parte migliore del nostro biglietto da visita, oltre a rappresentare un volano importante di contrasto alla crisi. Per questo i lavoratori e le lavoratrici del Teatro Sperimentale di Spoleto non possono essere condannati alla precarietà perenne e al taglio dei finanziamenti pubblici. Chiediamo dunque alle istituzioni (per prima la Regione) l’apertura immediata di un tavolo di confronto che dia risposte rapide e concrete. 

C’è poi da sottolineare il contesto territoriale in cui si colloca il Teatro Lirico Sperimentale e cioè Spoleto. In questo momento questo territorio rischia di perdere oltre 1000 posti di lavoro nel tessuto manifatturiero.

Sicuramente la risorsa cultura, da sola, non può dare la risposta alla crisi dell’industria, ma sarebbe paradossale una situazione di “crisi” che colpisce insieme tutti i settori vitali dell’economia e della società della città dei “due mondi".

Per questo va raccolto l’appello dei lavoratori e va aperto immediatamente un tavolo di confronto. Non possiamo assistere passivamente al declino e al degrado di una delle più importanti città dell’Umbria.

MICHELE AGNANI  Segreteria Regionale SLC CGIL                                                                                                                      

MARIO BRAVI Resp.Zona CGIL Camera del Lavoro Foligno-Spoleto

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