CARO SINDACO ROMIZI :A PERUGIA I PENSIONATI VANNO TUTELATI E NON TARTASSATI!

Forse non tutti sanno che i pensionati residenti nel comune di Perugia percepiscono assegni più bassi delle già basse pensioni presenti nel nostro Paese. Infatti, i dati, di fonte INPS, ci dicono che l’importo medio mensile delle pensioni di vecchiaia e di anzianità a Perugia corrisponde a 1.148 euro lordi mensili, addirittura il 15% in meno delle già basse pensioni italiane. Mentre le pensioni di reversibilità (in gran parte percepite da donne) si attestano mediamente a 615 euro lordi mensili (il 17% in meno della media nazionale).

Alla luce di ciò riteniamo che la popolazione anziana di Perugia, che rappresenta il 24,3% del totale, vada tutelata e non tartassata. È un invito fermo che rivolgiamo al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che nella predisposizione del bilancio ci sembra non tenerne minimamente conto. Perchè tenerne conto significherebbe prevedere un'addizionale comunale progressiva e non piatta e una fascia di esenzione più alta, che deve tutelare i redditi e le pensioni più basse.

In altri Comuni, tra cui Torgiano, abbiamo realizzato accordi positivi, che vanno giustamente nella direzione che abbiamo indicato. È inaccettabile invece che il Comune capoluogo di provincia e di regione continui nella vecchia logica di “fare parti uguali tra diseguali”.

Anche a Perugia dovrebbe esserci la consapevolezza che, come dice un antico proverbio indiano, “la civiltà di una società si misura da come vengono trattati gli anziani”. Come Spi Cgil di Perugia metteremo in atto tutte le iniziative necessarie a tutelare la condizione di vita delle persone anziane del nostro territorio, così duramente colpite anche dalla pandemia e dai ritardi che si stanno registrando sulle vaccinazioni, chepenalizzano ancora una volta soprattutto i più fragili e i più anziani.

Mario Bravi (segr.prov.SPI CGIL Perugia)

Luciano Campani (segr,LegaSPI CGIL Perugia, Corciano,Torgiano)

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