PERUGIA - Spento nella notte l'incendio che nel pomeriggio di ieri ha interessato il materiale ammassato nel capannone della Biondi Recuperi, un'azienda che tratta rifiuti particolari che opera nella zona industriale di Ponte San Giovanni, alla periferia di Perugia.

I vigili del fuoco hanno lavorato a lungo con diversi uomini e mezzi. Proseguono anche le indagini sulle cause del rogo in collaborazione con i carabinieri del Noe e gli accertamenti dell'Arpa in merito ad eventuali danni ambientali.

Si è intanto dissolta la nube di fumo sulla zona provocata dall'incendio. Il Comune ha comunque disposto per oggi la chiusura "a titolo precauzionale" delle scuole nel raggio di tre chilometri dal punto del rogo. In base a quanto riporta la pagina Facebook del Comune le scuole chiuse sono:

- ICPG13 Casaglia via dei Narcisi Primaria Handersen

- ICPG13 Casaglia via dei Lilla Infanzia Giustiniano degli Azzi Vitelleschi

- ICPG12 Balanzano Strada del Piano Infanzia Fantasia

– ICPG12 Borgo Rete Balanzano Strada Tiberina sud 2/A/6 Nido Anatrocolo

- Primaria Tei - ICPG12

- CPA1PG Ponte San Giovanni Via Cestellini Uffici I.C. Perugia 12 Sec. I Gr Volumnio

- Sec Gr Cpia 1 Perugia

- ICPG12 Ponte San Giovanni Via Cestellini Infanzia Margherite

- COMPG Ponte San Giovanni Via della Scuola Infanzia Peter Pan

- Asilo Nido Arcobaleno

- ICPG12 Ponte San Giovanni via Giacanelli Primaria Mazzini

- ICPG12 Ponte San Giovanni via Pieve di Campo Infanzia e Primaria La Fonte

- ICPG09 Montebello Strada Tuderte Infanzia Montebello

- ICPG09 Montebello Strada Tuderte Primaria Tofi

- ITTS Volta Perugia, IPSIA Piscille.

Il provvedimento interessa anche le scuole private presenti nel raggio di tre chilometri.

L'incendio - si legge in un'ordinanza del Comune di Perugia - si è sviluppato presso l'impianto di trattamento rifiuti della ditta Biondi recuperi ecologia e ha interessato il materiale depositato, dai primi accertamenti dei vigili del fuoco "risultato principalmente composto da carta, plastica e imballaggi".

In seguito al fumo che si è sviluppato il sindaco Andrea Romizi ha disposto anche una serie di accorgimenti legati all'alimentazione. In particolare il consumo di prodotti coltivati "solo dopo accurato lavaggio" e se possibile la "rimozione del rivestimento superficiale", i divieti di consumo dei prodotti coltivati nell'area da parte dei "soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento", di raccolta e consumo di funghi, di pascolo e di utilizzo di foraggi e cereali "raccolti nell'area interessata dall'incendio".

Marini, sempre preoccupati quando bruciano rifiuti. "Capire quali materiali sono bruciati"

"Un rogo così, in un'area che si occupa dello stoccaggio di materiali derivanti dalla raccolta differenziata dei rifiuti genera sempre preoccupazione": lo ha detto la presidente della Regione Catiuscia Marini parlando dell'incendio di Ponte San Giovanni. Lo ha fatto a margine della presentazione di nuove tecnologie all'ospedale di Perugia.
"Bisogna capire prima di tutto - ha sottolineato Marini - quali tra i materiali lì stoccati si sono incendiati e cosa hanno prodotto sul suolo e in atmosfera. I tecnici sono al lavoro e ci consegneranno una relazione dalla quale potremo capire gli effetti per l'inquinamento prodotto dal rogo. Un incendio di rifiuti è sempre motivo di grande preoccupazione e allarme".

La presidente della Regione ha quindi espresso fiducia nel "lavoro attento" delle forze di polizia. Ha poi ringraziato i vigili del fuoco per il lavoro fatto "con grandi capacità operative che dimostrano la grande qualità del corpo" ed evidenziato "il lavoro di squadra delle Istituzioni".

Anche la Usl 1 al lavoro per accertare eventuali ricadute sulla salute. Barberini, servizi già attivati e attendiamo risultati

L'Usl Umbria 1 è "già attiva per capire se ci sono state ricadute per la salute pubblica" in seguito all'incendio alla Biondi recuperi ecologia di Ponte San Giovanni. Lo ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità Luca Barberini partecipando anch’egli all’iniziativa all'ospedale del capoluogo umbro.
"Stiamo aspettando le prime valutazioni - ha aggiunto Barberini - e all'esito delle stesse informeremo la comunità regionale".

Condividi