SPELLO - Una città che vuole riappropriarsi del suo glorioso passato e raccontarlo con scene di vita quotidiana, accampamenti dei centurioni, botteghe artigiane, mercati delle terme, taverne, templi, gare con l’arco e ludi trionfali. Torna dal 18 al 21 agosto la manifestazione Hispellum, una spettacolare rievocazione storica dedicata al mondo romano che farà tornare i visitatori indietro nel tempo, quando l’Imperatore Costantino con il suo noto Rescritto del 336 d. C. la riconosceva come una della città che “entro i confini di ogni provincia e regione si distinguono per l'aspetto e per la bellezza” e grazie alla sua benevola generosità potesse non soltanto conservare “la dignità di un tempo”, ma anche innalzarsi “a migliore condizione”.

Protagonisti di questa manifestazione sono le tre Civitates, costruttivamente rivali tra di loro, organizzate dalle “Gentes hispellates”: gens Flavia in onore dell’imperatore Costantino, gens Iulia in onore di Cesare Ottaviano Augusto e gens Flaminia in onore degli antichi Umbri, conquistati dai romani, che per la prima volta allestiranno le scene di vita romana lungo tutto il centro storico, dall’area di Borgo fino a Vallegloria. Dal 18 al 21 saranno aperti anche i più importanti siti archeologici della città, con visite notturne alla Domus in località Sant’Anna, mentre i ristoranti offriranno piatti con ricette ispirate all’antica Roma.
La quotidianità dell’epoca sarà accompagnata da grandi eventi notturni. Giovedì 18: rito propiziatorio a Cerere, solenne lettura del Rescritto di Costantino, sacra processione degli Umbri con oltre 400 figuranti; venerdì 19: parata militare e mito della sacra spada del divino Cesare; sabato 20, dal centro storico la scena si sposterà nell’Anfiteatro, ricostruito appena fuori le mura di Hispellum con i ludi trionfali che saranno un grande spettacolo con gladiatori, giocolieri e centurioni romani in lotta contro gli schiavi celti. Infine domenica 21 ci sarà il rito Cerearia e la disfida degli arcieri.

“Questa manifestazione è cresciuta molto negli ultimi anni – ha spiegato il sindaco Sandro Vitali in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento – e il merito e dei cittadini stessi che si offrono spontaneamente per partecipare”.

Il grande impulso alla manifestazione arriva proprio dagli spellani: “E’ la città stessa che vuole riappropriarsi della sua storia – ha affermato l’assessore alla cultura Liana Tili – e della sua identità, vuole valorizzare il suo patrimonio archeologico. Non si tratta solo di un evento ludico e di intrattenimento, ma è a testimonianza di una città”. Le gentes di Spello stanno lavorando da mesi nei laboratori per l’allestimento delle scene e la preparazione dei costumi con il coinvolgimento di circa 400 persone. “Questa manifestazione – spiega il vice sindaco con delega al turismo Antonio Luna – oltre all’aspetto culturale si sviluppa lungo un percorso nato dal basso, frutto della determinazione delle tre Gentes nel recuperare e raccontare il nostro glorioso passato. Hispellum è l’espressione di un più alto valore sociale e turistico proprio perché espressione della numerosa comunità, orgogliosa delle proprie origini quando Costantino riconosceva Spello come Capitale Federale degli antichi umbri”.

Una rievocazione che ha un riflesso anche turistico: “E’ un evento con contenuti molto importanti – ha spiegato l’assessore provinciale al turismo Roberto Bertini – perché vede il coinvolgimento di tutta la città. Siamo all’interno di un percorso storico importante e per eventi di questo genere inizia a svilupparsi anche un turismo in crescita continua”.

Conclude Umberto Natale, presidente della Pro Spello: “Spello sta vivendo un importante momento di splendore, come a suo tempo l’Impero romano splendeva nel mondo. E questo è possibile grazie ai reperti storici che mostrano la ricchezza e il valore della Splendidissima colonia julia”
Dopo gli interventi di Patrizia Buono (Gens Flavia), Giacomo Bistocchi (gens Iulia) e Federico Battistelli (Gens Flaminia), ha concluso la presentazione la dottoressa Maria Laura Manca della Sovrintendenza archeologica dell’Umbria che ha illustrato i prossimi progetti archeologici di Hispellum.

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