SPELLO – Un infarto che non uccide il corpo ma resetta il cervello e al risveglio quello che era stato il vecchio Sergio (l’uomo tutto d’un pezzo che non dava spazio ad emozioni e sentimenti), questo è il nome del protagonista, non esiste più ed è come se fosse nato una seconda volta. Al suo posto è arrivato un alieno, imprevedibile, folle e delizioso come un neonato che deve imparare dall’inizio tutto del mondo degli uomini.

Marco Bonini, il noto attore e sceneggiatore romano, racconta in un libro “Se ami qualcuno dillo” edito da Longanesi, quanto accaduto realmente nella sua famiglia a suo padre nello specifico. Partendo da questo episodio lo scrittore si inoltra in un viaggio attraverso le emozioni e l’importanza di una educazione affettiva per creare un nuova figura di maschio che si era dovuto adeguare ad un modello a cui era stata negata l’educazione ai sentimenti.

Un percorso difficile ma che apre le porte ad una reale parità tra uomo e donna (in quanto esseri biologicamente uguali) affinché anche il maschio realizzi pienamente la sua personalità aprendo lo spazio alle emozioni.

L’attore ha presentato in Comune a Spello, in una gremita Sala Petrucci – alla presenza del sindaco della città, Moreno Landrini e dell’assessore Irene Falcinelli e della presidente dell'associazione ‘Nel nome del rispetto’, Cristina Zenobi -, questo suo primo romanzo che sta riscuotendo un vivace interesse di pubblico.

“Riuscire a riscoprire e a ridare valore alle essenzialità in un momento in cui di cose superflue che ci portano in altri orizzonti ce ne sono tante – ha commentato il sindaco -, questo contenuto nel libro è un messaggio che siamo veramente contenti di diffondere come città”.

L’evento è rientrato nell’appuntamento dedicato alle emozioni di “Passaparola, leggi gusta, pensa” ed è stato promosso in collaborazione con l’Associazione Nel nome del Rispetto, presieduta Cristina Zenobi.

Marco Bonini, classe 1972, è laureato in filosofia ed è attore e sceneggiatore e scrive per il cinema e la televisione. Nel 2015 ha firmato con Edoardo Leo la sceneggiatura del pluripremiato Noi e la Giulia, vincitore di due David di Donatello, due Nastri d’Argento e del Globo d’Oro della stampa estera come migliore commedia dell’anno.

 

 

Condividi